Matteo Salvini, come da molti sottolineato, è indubbiamente il personaggio più influente della politica italiana. Lo dicono i numeri che raccontano come, sotto la sua egida, la Lega sia di fatto passato dal 4% all'essere il primo partito stando ai sondaggi più aggiornati. Un orizzonte conseguito con toni spesso aspri nei confronti degli avversari, una politica di rottura e molte volte scatenante l'ira di quanti non ne condividono le idee. Accade, perciò, che da una parte si schierino i suoi sostenitori più accesi, dall'altra i suoi contestatori più accaniti.

E' il caso di una ragazza che ha esposto uno striscione piuttosto duro nei confronti del ministero dell'Interno. Salvini ha deciso di postare l'immagine sul suo profilo Facebook, scatenando come al solito reazioni contrastanti.

Lo striscione è particolarmente pesante

La giovane donna tiene in mano uno striscione dove è impressa una scritta che rappresenta un attacco feroce nei confronti del ministero dell'Interno. "Meglio buonista e put.... che fascista... e salviniana", una frase che mira non solo a manifestare un disprezzo particolarmente forte nei confronti del ministro dell'Interno, ma che all'interno contiene un'accusa neanche troppo velata a quelle che, secondo lei e molti altri, sarebbero autentiche politiche "fasciste" messe in atto dal leader della Lega.

La risposta è come al solito ironica, ma ci sono critiche

La frase, per quanto contenente pensieri personali, risulta piuttosto volgare. Ed è su questo aspetto, con il consueto sarcasmo, che Matteo Salvini sceglie di replicare, esclamando: "Ma che gentil signora!". Non è però la prima volta che il ministro dell'Interno si trova a postare sul proprio profilo Facebook foto di persone a volto scoperto che lo insultano in maniera pesante.

In un certo senso è come dare in pasto ai leoni un essere umano: tra i suoi followers molti usano toni piuttosto accesi che non lesinano accuse anche abbastanza pesanti nei confronti di chi si rende protagonista di contestazioni nei confronti del 'capitano'. Non a caso si inizia a parlare di "gogna" per la ragazza in questione, generando un effetto domino fatto di polemiche riguardo alla responsabilità di chi guida il Viminale e dovrebbe evitare di lasciarsi andare a questo tipo di post.

Si tratta, tra l'altro, di un fatto che si era già verificato quando Laura Boldrini lo accusò di aver messo, per l'appunto, alla gogna ragazzine minorenni postando i loro volti e dandole in pasto a migliaia di commenti offfensivi.