La nuova campagna pubblicitaria della United Colors of Benetton, firmata come sempre dal fotografo Oliviero Toscani, ha per protagonista il patron dell’azienda trevigiana, Luciano Benetton. Nelle immagini scattate da Toscani e già apparse su cartelloni, insegne e spazi pubblicitari delle città italiane, appare la figura di Luciano accanto a quella di una giovanissima modella africana, entrambi vestiti allo stesso modo: con un maglione rosso o un completo blu. Il solito messaggio antirazzista e multiculturale dell’azienda trevigiana, insomma, che però non è stato gradito da Diego Fusaro.

Il filosofo marxista e sovranista critica pesantemente la pubblicità della Benetton parlando di “centrifugazione fintamente multiculturale delle identità”.

Luciano Benetton torna protagonista delle foto di Toscani dopo 26 anni

Correva l’anno 1993, un’altra epoca storica, quando Luciano Benetton, proprietario e fondatore dell’omonima azienda, decideva di farsi immortalare completamente nudo, con le mani che coprivano i ‘gioielli di famiglia’, dall’eccentrico e talentuoso fotografo Oliviero Toscani. Quella pubblicità passò in un certo modo alla storia, considerata la mentalità puritana ancora molto diffusa nel nostro Paese. Ora, a distanza di 26 anni, e giunto alla veneranda età di 84 anni, Luciano si rimette in gioco.

Stavolta gli abiti li indossa (un maglioncino rosso o una giacca blu, gli scatti pubblicati sono due) e, accanto al suo faccione sorridente e tempestato di lunghi capelli argentei, posa una giovanissima modella dalla pelle molto scura. Il suo nome è Ayak Mading, 18 anni, originaria del Sudan. La campagna pubblicitaria è stata lanciata in grande stile, lo scorso 14 maggio, comprando due pagine intere, affiancate l’una all’altra, sia su Repubblica che sul Corriere della Sera, i più diffusi quotidiani italiani.

Il commento di Diego Fusaro: ‘Centrifugazione fintamente multiculturale delle identità’

La trovata del duo formato da Luciano Benetton e Oliviero Toscani, in realtà non proprio originale, di riproporre il solito schema delle diverse etnie messe uno accanto all’altra, il bianco vicino al nero, in nome dell’antirazzismo, del multiculturalismo e del rispetto reciproco tra le diverse culture, non ha però convinto tutti.

Se la campagna pubblicitaria dell’azienda di Treviso rischia, come spesso è capitato, di portare forti guadagni alla famiglia Benetton e al suo storico collaboratore Toscani, allo stesso tempo spinge Diego Fusaro a formulare una critica durissima nei loro confronti. Secondo il filosofo di formazione marxista, infatti, si tratterebbe della solita operazione di sfruttamento capitalistico, nascosta sotto le mentite spoglie di un falso multiculturalismo. “Non so esattamente quale sia il messaggio che vogliono trasmettere con questa réclame - scrive Fusaro sul suo profilo Twitter - di solito, il messaggio è la centrifugazione fintamente culturale delle identità in nome degli united colors del capitale”.