Sono mesi ormai che l’attore Ivano Marescotti, notoriamente di simpatie di sinistra, ha rinnegato la scelta fatta alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, quando aveva deciso di dare fiducia al M5S di Beppe Grillo e Luigi Di Maio. Il suo ritorno alle origini rosse era dunque scontato. E, infatti, è lo stesso Marescotti, intervistato dal quotidiano Repubblica, a confermare che stavolta, alle recenti elezioni Europee, la sua preferenza è andata a La Sinistra, la fallimentare unione tra Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e Rifondazione Comunista di Maurizio Acerbo.
Nel misero 1,7% ottenuto nelle urne dal nuovo, e già defunto, rassemblement della sinistra radicale italiana, deve dunque essere contato anche il voto di Marescotti, il quale ha confermato l’avvenuto pentimento per le passate simpatie pentastellate e si è detto convinto che il voto sia l’unica arma possibile per contrastare i fascisti rappresentati dalla Lega di Matteo Salvini.
L’intervista di Ivano Marescotti a Repubblica
“Noi delusi dal M5S torneremo a ciò che siamo. Io voglio fermare i fascisti”. Già il titolo dato da Repubblica all’intervista fatta a Ivano Marescotti svela il pensiero dell’attore di Villanova di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna.
Il romagnolo Marescotti non è infatti abituato ad avere peli sulla lingua e lo dimostra anche in questa occasione. L’attore 73enne si dice convinto che sia necessario “andare a votare” il prima possibile, visto che a suo modo di vedere la priorità di chi si dice di sinistra deve essere quella di bloccare sul nascere l’eventualità di un governo formato dalla Lega di Matteo Salvini e dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Per quanto riguarda il suo vecchio amore a 5 Stelle, poi, Marescotti considera i pentastellati niente di meno che dei bugiardi, visto che affermano di “non essere né di destra, né di sinistra”, ma che la parte di loro che si ritiene di destra ora voterebbe per Salvini. I grillini di sinistra, invece, non avrebbero nemmeno una “vera sponda politica”.
Fatto che ha letteralmente “stomacato” l’attore romagnolo il quale, pur di andare a votare qualcuno, ha scelto La Sinistra, anche se, aggiunge amaramente, “senza speranze di alcun genere”.
Abbasso il Pd, viva il Pci
Parlando dei ballottaggi per le elezioni amministrative di domenica 9 giungo, invece, Ivano Marescotti lancia un appello alle esigue forze della sinistra affinché si rechino alle urne perché “contro i fascisti non ci si tira indietro” e, al contrario, bisogna assolutamente andare a votare “chi li combatte” davvero. Marescotti, naturalmente, non si riferisce al Partito Democratico di Nicola Zingaretti che sarebbe ancora “comandato da Lotti e compagnia” e dove Matteo Renzi avrebbe ancora “l’80% dei deputati”.
Chiusa la parentesi Pd, l’attore torna però a bomba sui grillini, confermando di non essere un 5 Stelle, di non conoscerli e di non frequentarli, considerato che, da “persone per bene” quali sembravano, sono finiti per andare a governare con la Lega facendogli addirittura raddoppiare i consensi. Comunque sia, conclude la sua intervista Marescotti, “da quando non c’è più il Pci siamo qui che ci domandiamo” quale sia la vera sinistra anticapitalista.