La nave dell’Ong Mediterranea, dopo una lunga giornata in mare, è stata posta sotto sequestro e i migranti sono stati fatti scendere nella notte e condotti al centro di accoglienza di Lampedusa. Alex, forzando il blocco navale, ha innescato l’ira del Ministro Matteo Salvini che continua a ribadire la linea dei porti chiusi.

Hot spot Lampedusa troppi migranti

Intanto la nave Alex è stata posta sotto sequestro e il capitano dell’imbarcazione risulta indagato per favoreggiamento dell’immmigrazione clandestina. All’1 e 30, una volta sbarcati i migranti, la Guardia di Finanza ha effettuato un lunga perquisizione durata ore, con il sequestro di tutti i documenti.

Si è svolta stamani, sul molo dell’Isola, la conferenza stampa dell’equipaggio nella quale è stata ribadita la scelta necessaria, da parte dell’equipaggio del veliero, di un attracco, nella giornata di ieri, in un porto sicuro, viste le gravi condizioni igienico sanitarie a bordo.

La portavoce della Mediterranea, Alessandra Sciurba, ha ribadito che la Alex non è attrezzata per garantire sicurezza per lunghi tempi e ad un così alto numero di persone: “Noi dobbiamo tornare immediatamente in mare, come si fa ad essere così cinici e crudeli. Il Viminale afferma che il gommone non avrebbe avuto nessun problema, io vorrei che chi dice questo facesse un’esperienza con noi, tutte le persone scese erano numerate, e poi di dicono che non si deve parlare di Olocausto”.

Queste le parole della portavoce di Mediterranea. Intanto, sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Lampedusa, denunciando il collasso dell’Hot spot isolano che ha una capienza massima di 100 persone, e che in queste ore ne sta ospitando il doppio, avendo accolto gli ultimi 46 migranti dell’Alex. Gli sbarchi a Lampedusa non si sono mai fermati, le piccole imbarcazione continuano ad approdare nell’Isola nel silenzio delle Istituzioni e del Governo.

Malta rifiuta attracco migranti Alan Kurdi

Se la vicenda della Alex di Mediterranea ha trovato un porto sicuro e rimane in attesa delle conseguenze, incerte rimangono ancora le sorti dell’Alan Kurdi, l’imbarcazione dell’Ong tedesca See Eye. Le autorità maltesi hanno, infatti, negato l’ingresso a Malta. Il governo ha dato mandato alle forze armate di intervenire se la Alan Kurdi dovesse entrare nelle acque maltesi e avvicinarsi entro le 12 miglia.

L’imbarcazione, con a bordo 65 migranti, si trova in navigazione dalla notte di venerdì 5 luglio. La Germania, in un'ottica europea, si è detta pronta ad accogliere alcuni dei migranti che si trovano a bordo delle due navi al centro delle polemiche nelle ultime ore, disposta ad aiutare alcuni di essi. La situazione rimane in evoluzione.