Gli echi del caso Sea Watch, in Italia, non si sono ancora spenti. In Europa, però, il nuovo Parlamento Europeo ha provveduto ad eleggere il suo presidente. Si chiama David Sassoli, è italiano e i più attenti lo ricorderanno come un giornalista televisivo della Rai. E' espressione del Partito Democratico e basterebbe questo per mettere in evidenza come si tratti di un personaggio politico che ha un'estrazione radicalmente diversa rispetto alla corrente leghista del governo italiano. Le sue prime dichiarazioni sul tema migranti, non a caso, rappresentano la base di un rapporto tra lui e l'attuale esecutivo italiano che potrebbe non essere idilliaco, soprattutto con Matteo Salvini che non farà o non ha fatto i salti di gioia per le sue dichiarazioni sulle Ong.

Il rinnovamento paventato da Lega e M5S non si vede

Alla vigilia delle elezioni europee Lega e Movimento Cinque Stelle avevano preannunciato che la tornata elettorale avrebbe ridisegnato la politica a livello continentale. Al momento, però, le previsioni non sembrano essersi avverate. Non a caso l'Italia è riuscita ad avere una sola posizione di rilievo tra le cariche da assegnare nell'orbita del Parlamento Europeo. Ed è toccato, per l'appunto, a David Sassoli che fa capo al Partito Democratico, forza avversa a quelle che compongono la maggioranza governativa in Italia. Le prime dichiarazioni, tra l'altro, sembrano risultare in netta contrapposizione a quello che, fino al momento, è stato l'approccio che l'esecutivo italiano, con Salvini in prima linea, ha avuto nei confronti delle Ong, le quali, da quando c'è il leghista al Ministro dell'Interno, hanno trovato la strada dei porti sbarrati.

Sassoli apre alle Ong

Il passaggio sul problema immigrazione di David Sassoli risulta particolarmente significativo. Il neo Presidente del Parlamento Europeo, da una parte, ha sollevato l'esigenza che, in qualche modo, possano essere riviste le norme che sono regolate dall'ormai anacronistico trattato di Berlino. Un punto su cui, a dire la verità, potrebbe anche esserci concordanza con il governo italiano.

Le parole che risultano in netta antitesi riguardano, invece, le non profit che da tempo si occupano di pattugliare il Mediterraneo alla ricerca di barconi da soccorrere. Una missione che soprattutto Salvini ha spesso contestato, sollevando subbi sul fatto che dietro questi atti ci sia solo solidarietà e i finanziamenti privati siano mossi da mero altruismo.

Sassoli rilascia dichiarazioni che sono di tutt'altro tenore e risultano importanti per quello che potrebbe essere il futuro rispetto al tema nell'approccio dell'Unione Europea. "Io - ha evidenziato - sono qui da 10 anni e le Organizzazioni non governative sanno che la porta del Parlamento è aperta e che la apriremo ancora di più".