I punti programmatici del possibile nuovo governo Conte-bis sono passati da 10 a 20. Nelle ultime ore, infatti, il leader politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, ha consegnato a Giuseppe Conte - premier incaricato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - un documento contenente le linee programmatiche fondamentali per dare vita al nuovo esecutivo.

Tra questi, la priorità va certamente alla riduzione del numero dei parlamentari, mentre si punta a maggiori interventi sull'ambiente e viene ribadita un'attività di contrasto all'immigrazione clandestina.

Ambiente, legalità e manovra economica

Il taglio del numero dei parlamentari, con la conseguente riduzione di senatori e deputati previsti dalla Costituzione, è sempre stato un cavallo di battaglia del M5S e continua ad essere in cima al programma dei grillini insieme ad un'equa manovra economico-finanziaria che porti all'introduzione del salario minimo, al blocco dell'aumento dell'Iva e ad un taglio del cuneo fiscale. Inoltre viene ribadita la necessità di avere una legge sul conflitto di interessi.

Tra le riforme previste vi sono quella della giustizia (dimezzare i tempi di attesa per i processi e cambiare profondamente le modalità di elezione dei membri del CSM), quella degli enti locali associata all'autonomia differenziata (richiesta da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia e volta ad assicurare ai cittadini di tutte le regioni livelli equi di qualità dei servizi) e infine quella del sistema radio-televisivo italiano.

Grande attenzione va anche ai temi ambientali e della legalità: i grillini vogliono un'Italia al 100% green, favorendo e incentivando le politiche volte all'utilizzo di fonti di energia interamente rinnovabili. Inoltre auspicano una maggiore tracciabilità e trasparenza dei flussi economici, con un inasprimento delle condanne per i reati di finanziari (ad esempio il carcere per i grandi evasori).

Viene confermata la lotta all'immigrazione clandestina e ai traffici di esseri umani e, ovviamente, si rinnova il contrasto alle associazioni mafiose.

Investimenti, beni comuni e politiche espansive

Un'altra riforma importante per i pentastellati dovrà essere quella del sistema bancario che porti ad una differenziazione tra banche commerciali e quelle di investimenti.

Inoltre bisognerà promuovere le cosiddette politiche di genere, nel rispetto dei diritti alla persona sanciti dalla Costituzione e richiesti dall'Unione europea (no alla disparità contributiva e attuazione della conciliazione vita-lavoro).

Al contempo bisognerà attuare delle politiche espansive con consistenti investimenti in ambiente, infrastrutture e cultura. Nel programma del Movimento Cinque Stelle rientrano anche un piano di investimenti per il Mezzogiorno con l'introduzione di un istituto bancario pubblico che possa contribuire a ridurre il gap tra regioni del nord e del sud. Da non sottovalutare l'avvio di un piano di salvaguardia dei beni comuni come l'acqua pubblica, le scuole statali, il sistema nazionale sanitario, la revisione delle concessioni autostradali.

Si dovrà operare per una maggiore tutela dei minori con una riforma dell'intero sistema di adozioni e affidi, contrasto alla dispersione scolastica e lotta al bullismo. Previsto anche lo stop alla vendita degli armamenti, sostenendo al contempo attività di riconversione industriale e maggiore valorizzazione delle forze dell'ordine.

Giovani, formazione e tutela del cittadino

Nel programma presentato da Di Maio a Conte viene posta grande attenzione sul futuro delle giovani generazioni, sostenendo lo sviluppo delle imprese, l'innovazione digitale e la valorizzazione delle risorse umane legate al Made in Italy.

Formazione, università e ricerca saranno riformate in base a criteri che dovranno garantire il diritto allo studio e le pari opportunità.

I punti programmatici prevedono anche la tutela del cittadino (potenziamento della sicurezza delle infrastrutture e dei luoghi di lavoro, creazione di un testo unico per le post-emergenze, piena protezione in caso di calamità naturali e riforma dell'Aire). Dovranno essere introdotte misure per la difesa degli animali, in particolare per salvare le biodiversità, contrastare il bracconaggio e debellare violenze e maltrattamenti sugli animali.

Gli ultimi punti del documento targato M5S contengono il riordino del sistema sanitario nazionale, la riformulazione del percorso formativo per i medici e la creazione di piani di settore e promozione di politiche agricole per la difesa del suolo.