Non è un mistero che Matteo Salvini abbia un'opinione particolarmente negativa nei confronti del governo giallorosso sostenuto da Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Un disprezzo che, in Senato, è stato espresso attraverso una singolare definizione del Presidente del Consiglio: il senatore della Lega lo ha apertamente definito Conte-Monti per sottolineare due aspetti della posizione del premier, cioè la vicinanza all'Europa e il suo essere al timone del Paese senza esserne legittimato dall'elettorato. Il fatto che il suo cognome, di fatto, si sia tramutato un insulto è stato oggetto di commento da parte di Mario Monti, che da ospite de L'aria che tira, programma di La 7 condotto da Myrta Merlino, non ha negato che la cosa gli abbia fatto specie, ma allo stesso tempo ha fatto presente che Salvini dovrebbe sapere che il dissenso nei suoi confronti è tutt'altro che ai livelli spesso e volentieri citati dal leghista.
A Monti fa specie la definizione Conte-Monti
A precisa domanda su cosa si prova nel momento in cui, in Parlamento, qualcuno utilizza il proprio nome come un insulto, il senatore a vita risponde in maniera sincera: "Nell'aula del Senato sentire il collega senatore Salvini usare ripetutamente l'espressione Conte-Monti fa specie". Allo stesso modo non nega che la cosa non lo abbia lasciato indifferente: "Il sottoscritto e il premier hanno ognuno cara la propria identità e credo che nessuno fosse felice dell'accostamento".
Episodio che, ancora una volta, sottolinea quanto tra il leader del Carroccio e l'ex premier non corra buon sangue, finito spesso nel novero dei "professoroni" che spesso tira in ballo il leghista nelle sue dichiarazioni pubbliche.
Monti propone a Salvini di fare un giro insieme tra la gente
Salvini nel corso delle sue dichiarazioni pubbliche non ha mancato di far notare quanto, almeno nelle sue idee, Mario Monti ed Elsa Fornero godano di uno scarso consenso popolare, al punto che farebbero fatica ad uscire di casa. Parole richiamate dallo stesso senatore a vita nel corso della trasmissione di La 7.
Monti, però, ci tiene a invitare il leader della Lega a fare un'esperienza assieme a lui: "Una volta - ha detto - bisognerebbe che, in modo non visibile, Salvini venisse con me quando esco di casa".
Monti, infatti, vuole rendere pubblico il fatto che, per lui, la gente comune abbia soprattutto atteggiamenti di stima: "Ogni tanto - ha evidenziato - ricevo qualche forte dissenso, ma nel 98% ricevo manifestazioni di affetto e simpatia. Sempre più spesso, nei mesi scorsi, sentivo dire quando saremmo riusciti a scacciare questi". Monti, perciò, non pare aver "paura" di uscire di casa, come evidenziato da Salvini.