Il decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria, approvato dal governo Conte Due nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 ottobre, continua a far fibrillare le diverse anime dell’esecutivo, le opposizioni politiche e anche il circo mediatico. Il tema forse più dibattuto è quello dell’evasione fiscale che Giuseppe Conte ha promesso di ridurre dichiarando guerra ai cosiddetti ‘furbetti delle tasse’. Pene carcerarie più lunghe per i grandi evasori e controlli più serrati sul fisco, questa la ricetta dell’esecutivo giallorosso per cercare di recuperare qualche miliardo di euro.

C’è chi, però, come la giornalista Myrta Merlino, mette in dubbio la coesione del governo su questo tema così delicato. A dimostrazione della sua tesi, la conduttrice de L’aria che tira su La7 riporta le dichiarazioni del capo politico M5S Luigi Di Maio, il quale ‘difende’ la piccola evasione dei commercianti, puntando invece il dito contro banche e multinazionali.

La manovra finanziaria secondo la Merlino: ‘Che botte quella notte’

“Che botte, che botte quella notte. Mi ricordo di sei mascelle rotte. Ho un sinistro da un quintale ed il destro, vi dirò, solo un altro ce l’ha uguale, ma l’ho messo a ko”. Si apre così, con le note di ‘Che notte’, mitica canzone interpretata da Fred Buscaglione, la puntata de L’aria che tira di giovedì 17 ottobre.

La conduttrice decide di scomodare la memoria dell’indimenticato artista per descrivere quanto secondo lei accaduto durante l’approvazione del decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria. “Che botte quella notte, cantava Buscaglione - dichiara Myrta Merlino - E in effetti la notte della manovra, salvo intese, abbiamo visto poche lacrime e preghiere ma molte mascelle rotte.

E poi Conte che parla sempre più chiaro e sempre meno ‘contese’ rivendica tutto, ma soprattutto rivendica la lotta all’evasione fiscale”.

‘Di Maio non ci tiene a passare da Dracula delle tasse’

La Merlino si dice convinta che la posizione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull’evasione fiscale sia talmente “chiara e forte” da spingere il leader pentastellato Luigi Di Maio “a distinguere la sua posizione” da quella del Premier.

La giornalista manda allora in onda un cartello sul quale sono riportate le parole del numero uno M5S: “Un conto è la lotta all’evasione, un conto è fare regali alle multinazionali o alle banche. Non mi si venga a dire che la colpa è di parrucchieri, idraulici e commercianti”. Insomma, chiosa Myrta Merlino, “a passare da Dracula delle tasse il capo politico M5S non ci tiene proprio. Anche perché su questo tema il fronte dei Mattei (riferimento a Renzi e Salvini ndr) è sempre all’erta”. Per concludere, la conduttrice de L’aria che tira è convinta che “parlando del tema tasse il punto è semplice: con poche tasse non tornano i conti e non si fanno le manovre. Con troppe tasse non arrivano i voti e non si vincono le elezioni”.