Il dibattito politico ormai da diversi anni non si svolge solo nelle aule parlamentari. Anzi, soprattutto sui canali mediatici: giornali, internet e televisione. Per questo motivo i leader delle diverse forze politiche sono ormai impegnati quotidianamente in più di una trasmissione. È il caso anche, come vale per tutti gli altri, di Giorgia Meloni. La leader sovranista di Fratelli d’Italia, domenica scorsa, 6 novembre, si è accomodata nel salotto tv di Canale 5 Live-Non è la d’Urso, il talk show trash condotto dalla ‘regina’ di Mediaset Barbara d’Urso.

La Meloni si è sottoposta al giudizio di cinque personaggi famosi (le cosiddette cinque sfere) che le hanno posto domande scomode e fatto critiche anche pesanti. Tra questi c’erano anche Giampiero Mughini e Alba Parietti. Ed è proprio con quest’ultima che si è accesa la miccia della polemica quando la Meloni è stata tacciata di fascismo.

Lo scontro sul fascismo tra Meloni e Parietti a Live-Non è la d’Urso

Dopo averle rivolto alcuni complimenti, per la verità in maniera poco convinta (“Giorgia, hai fatto Politica molto seriamente”), Alba Parietti comincia subito ad incalzare Giorgia Meloni durante la puntata di Live-Non è la d’Urso andata in onda domenica 6 ottobre. “Berlusconi ha detto di aver portato i fascisti al governo: cosa ne pensi?”, la punzecchia la ex showgirl di famiglia partigiana.

La leader di Fratelli d’Italia sembra cadere dal però affermando di non sapere a chi si riferisse il Cavaliere, ma poi alza subito il tono: “Di certo queste etichette non mi piacciono”. Ma la Parietti non demorde e spiega che quello che non le va proprio giù è il saluto romano che verrebbe messo in mostra dai suoi simpatizzanti durante le loro manifestazioni.

“Non li fa nessuno dei miei”, la gela però la pasionaria della Garbatella, rivendicando invece il diritto di stare in piazza e anche quello di votare al più presto per mandare a casa il governo giallorosso.

La polemica sul presunto assenteismo della leader di Fd’I

Ma la vis polemica di Alba Parietti non si spegne certo qui. La donna, infatti, rinfaccia a Giorgia Meloni anche il fatto di essere una dei parlamentari più assenteisti della Repubblica.

Ma lei ribatte orgogliosamente affermando di essere uno di quelli “più prolifici” e di aver proposto di “conteggiare le presenze” non solo calcolando il numero delle votazioni a cui si partecipa, ma “sull’effettiva presenza in parlamento”. Se poi i cittadini italiani dovessero ritenere che il suo impegno e il suo lavoro non siano sufficienti, “lo giudicheranno alle urne”. Sempre che, ironizza, ci consentano di “tornare a votare”. Insomma, la Meloni ritiene che la gente non la debba certo votare perché è “carina”, ma perché svolge bene il suo lavoro. Infine, per concludere il siparietto dalla d’Urso, Giorgia Meloni rivendica di non avere nulla di cui debba scusarsi nella sua vita politica”.