Dopo la proposta provocatoria di Beppe Grillo di togliere agli anziani il diritto di voto, Antonio Noto ha condotto un sondaggio politico per capire cosa ne pensassero veramente gli italiani: la maggior parte di loro rimane contraria alla proposta del fondatore del Movimento Cinque Stelle. E sempre secondo i dati dello stesso sondaggio, l'assenza degli anziani alle elezioni non cambierebbe gli equilibri tra i partiti politici italiani. Sul tema invece del voto ai giovani di 16 anni il 58% degli intervistati si dichiara contrario.

Il sondaggio

In Italia il voto degli anziani costituisce una grossa fetta del voto espresso alle elezioni: basti pensare che nel nostro paese 1 su cittadino su 4 ha più di 65 anni e che il 50% della popolazione che vota supera i cinquant'anni.

Mentre, per quanto riguarda i giovani, questi partecipano meno alla competizione elettorale, visto che i votanti che hanno meno di 35 anni rappresentano solamente il 10% degli aventi diritto. In più è opinione comune che il voto della popolazione più anziana sia in qualche modo più conservatore e meno orientato al cambiamento.

Secondo il sondaggio di Noto, l'esclusione degli anziani dalle urne non altererebbe l'equilibro esistente tra gli attuali partiti politici italiani, visto che il partito di Beppe Grillo, che alcuni giorni fa ha proposto proprio di escludere gli anziani, è scelto anche da molti pensionati. Nell'ipotesi di un voto senza gli over 65 si sposta di poco il quoziente dei principali partiti: il Partito Democratico avrebbe il 2% in meno, Forza Italia l'1%, mentre il Movimento Cinque Stelle e la Lega avrebbero rispettivamente il 2% e l'1,5% in più.

In sostanza si verificherebbero delle variazioni minime che non porterebbero a sostanziali cambiamenti.

Gli italiani a favore del voto agli anziani

Togliere il voto agli anziani, oltre ad aver scatenato polemiche, anche al di fuori del mondo politico, è comunque una proposta che non è gradita alla maggior parte degli intervistati: l'88% infatti si dichiara contrario a questa ipotesi, caldeggiata da Grillo alcuni giorni fa.

Per quanto riguarda invece l'abbassamento dell'età per votare da 18 a 16 anni, i contrari sono invece il 58%, mentre il 30% sono favorevoli.

Nonostante questo però il 52% auspica l'esigenza di far votare i cittadini più giovani. Interessante anche un altro dato, secondo il quale il 55% è favorevole a creare una specie di assemblea elettiva di carattere consultivo, composta solamente da giovani, che possa essere un punto di riferimento per il Parlamento e per tutta la classe politica, in vista di approvazione di leggi riguardanti temi come il lavoro, l'istruzione, l'ambiente.