La Legge di Stabilità 2020 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri nella mattinata di mercoledì 16 ottobre ma sarebbero scattate subito le divergenze su alcune misure introdotte nella manovra. Movimento 5 Stelle e Italia Viva, infatti, si sarebbero detti pronti ad iniziare una nuova battaglia in Parlamento su alcuni temi come il tetto del contante e il meccanismo della Quota 100 voluto dalla Lega.
Come riporta l'agenzia di stampa Ansa, dopo sei lunghe ore di discussione in Cdm, la nuova manovra finanziaria ha finalmente ricevuto il via libera con la grande soddisfazione del Premier Giuseppe Conte del ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri: tra le misure introdotte nella finanziaria, anche lo stop all'aumento dell'Iva, taglio del cuneo fiscale per il quale sarebbero stati stanziati circa tre miliardi di euro, circa 600 milioni di euro destinati ad interventi sulle famiglie, la fine del superticket a partire dal 2020 e la lotta contro l'evasione fiscale.
Tuttavia, la reazione dei mercati è risultata abbastanza positiva con lo spread che sarebbe sceso fino a 131 punti.
Per Di Maio la partita non è chiusa
Nello stesso tempo, però, nascono ancora dibattiti sul tetto del contante e sulla famigerata Quota 100: il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, infatti, avrebbe annunciato che la partita non è ancora chiusa. "Per noi è un punto fermo, irrinunciabile", ha aggiunto lo stesso pentastellato sulla misura contenuta nel decreto salva intese varato alcuni giorni fa che prevede l'innalzamento da 6 a 8 anni della detenzione per tutti coloro che compiono azioni volte ad evadere il fisco.
Per il Movimento 5 Stelle, inoltre, la soglia del contante dovrebbe essere abbassata fino a 1.500 euro accompagnata dal cashback che prevede incentivi per coloro che optano per le transazioni con mezzi elettronici.
D'altro canto, invece, il partito renziano mira a mantenere il tetto del contante a 3 mila euro. Ed è per questo motivo che potrebbero riaccendersi le discussioni in Parlamento anche per quanto riguarda il sistema di Quota 100 introdotta dal precedente esecutivo giallo-verde: per lo stesso Matteo Renzi, infatti, la riforma previdenziale è molto costosa ed iniqua anche nei confronti delle giovani generazioni.
Italia Viva a lavoro su nuovi emendamenti
Stando a quanto riporta il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", il partito di Renzi sta lavorando su alcuni emendamenti da presentare a Montecitorio volti ad eliminare definitivamente il provvedimento bandiera del precedente esecutivo giallo-verde oltre a far slittare la finestra mobile di nove mesi in modo tale da garantire un risparmio di circa 600 milioni di euro da destinare ad interventi in favore delle famiglie.