"Le Pensioni anticipate a quota 100 non sono una riforma, ma una controriforma di piccole proporzioni alla mia riforma di otto anni fa, con finalità elettorali. Con questa misura per tre anni, fino al 2021, si concederanno eccezioni rispetto alla mia legge del 2011". E' Elsa Fornero a esprimersi sullo sturmento di pensione anticipata introdotto quasi un anno fa dal primo Governo Conte e voluto, soprattutto, da Matteo Salvini e da Luigi Di Maio. Tuttavia, secondo l'ex Ministro del Governo Monti i numeri dimostrano che le pensioni a quota 100 non hanno avuto l'adesione aspettata.

"I lavoratori sono più saggi dei ministri e, dopo aver fatto un po' di conti, hanno capito che non fosse una misura conveniente".

Ma nell'intervista concessa da Elsa Fornero a Italia Oggi si mette in risalto la vera emergenza previdenziale, legata all'andamento demografico e all'invecchiamento della popolazione.

Pensione anticipata: 'Quota 100 un errore, si è evitata una vera riforma delle pensioni'

"Le risorse per le pensioni anticipate a quota 100 si sarebbero potute impiegare con più profitto altrove, per altre misure pensinistiche - analizza la Fornero - Tuttavia, sarebbe sbagliato, adesso, smantellare tutto ed eliminare la quota 100. Ma con questa misura a rimetterci più di tutti saranno i giovani".

Quota 100, in ogni modo, è stata per la Fornero una mossa elettorale, una promessa per nascondere che il sistema pensionistico italiano non è più sostenibile perché la popolazione invecchia e le nuove generazioni di lavoratori faticano a trovare un posto di lavoro. Poi la Fornero attacca direttamente Matteo Salvini: "Nei suoi comizi elettorali fa un'esaltazione delle pensioni con quota 100 attaccando la mia riforma, ma il leader della Lega omette di nominare la parola demografia.

Ed è questo il vero punto. Oggi in Italia vivono circa 45 mila persone che hanno un'età tra i 100 e i 110 anni. E la natalità è bassissima". In altre parole, si vive di più e la Fornero difende la sua riforma fondata, essenzialmente, sull'innalzamento dell'età di uscita pensionistica rapportata all'incremento della speranza di vita.

Proprio per questo asserisce che "con quota 100 si è voluto alzare uno scalpo", andando incontro agli interessi elettorali senza intraprendere una mirata riforma delle pensioni.

Pensioni anticipate con uscita quota 100: ultime novità di oggi sugli esodati dal 2022

Nell'intervista la Fornero tocca anche la questione degli esodati provocati dai buchi della sua riforma, lavoratori rimasti senza lavoro e senza pensione, eventualità che potrebbe ripresentarsi con la quota 100 al termine della sua sperimentazione fissata al 31 dicembre 2021. Dal giorno dopo, infatti, chi compirà l'età minima di 62 anni, avendo maturato anche i 38 anni di contributi richiesti, non potrà più contare sulla quota 100 ma, in assenza di altri meccanismi che possano ammortizzare lo "scalone previdenziale", dovrà riparare su altre formule di uscita da lavoro.

La più svantaggiosa potrebbe essere l'attesa per la pensione di vecchiaia a 67 anni, ma anche il dover lavorare fino a quasi cinque anni in più per la pensione anticipata con circa 43 anni di contributi significherebbe arrivare al pensionamento nel 2026 o 2027. Sugli esodati la Fornero spiega l'esperienza degli anni successivi alla sua riforma: "Fu fatta circolare, in maniera del tutto tendenziosa, la cifra di 370 mila esodati. In realtà, mantenendoci larghi, gli esodati della mia riforma furono circa 160 mila. Ma lavorare ad una riforma fatta per salvare un'Italia sull'orlo del baratro in tre settimane non fu affatto facile".