Faranno sicuramente discutere a lungo le parole pronunciate da padre Alex Zanotelli sulla necessità di ritirare i soldati italiani dall’Iraq e, soprattutto, il suo giudizio sui militari vittime dell’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003, proprio nel giorno delle commemorazioni. Il missionario comboniano classe 1938, noto volto mediatico, ha infatti dichiarato che, a suo modo di vedere, bisognerebbe fare a meno della “presenza militare italiana” in un Paese come l’Iraq che “abbiamo contribuito a distruggere”. Ma Zanotelli si è soffermato anche sulla tragedia di Nassiriya, affermando senza peli sula lingua che i militari, ma non i civili, morti in quell’attentato non possono essere considerati certamente dei “martiri”, visto che si trovavano lì allo scopo di “difendere con le armi il nostro petrolio”.

Parole che a molti, politici o frequentatori dei social network, sono apparse come una provocazione. Inevitabili le reazioni furiose e le offese contro il presbitero, prima tra tutte quella di Maurizio Gasparri.

L’opinione negativa di Alex Zanotelli sulla missione militare in Iraq

Padre Alex Zanotelli, non certo nuovo nell’esprimere con chiarezza la propria opinione circa le più scottanti vicende politiche, come il tema dei migranti, stavolta rischia di finire al centro di una vera e propria bufera mediatica. Il padre comboniano, interpellato dall’agenzia di stampa Adnkronos sul recente attentato ai soldati italiani in Iraq, che è costato il ferimento di cinque di loro, ha detto di considerare una “grande patata bollente” quel Paese mediorientale.

Infatti, si dice fermamente convinto che “la presenza militare italiana non debba più esserci” in Iraq perché, parole testuali, “non possiamo più stare in un Paese che abbiamo contribuito a distruggere”. Zanotelli considera “ingiusta” e “ costruita sulle menzogne dell’Occidente” l’ultra decennale guerra combattuta in Iraq. Una situazione esclusiva a cui ora è giusto che pongano rimedio i responsabili, anche se con la presenza solo di civili e non più di militari.

Zanotelli parla delle vittime di Nassiriya, Gasparri: ‘Forse preferisce i terroristi islamici ai militari italiani’

Ma è a questo punto che Alex Zanotelli sgancia la bomba che si sta già rivelando un boomerang nei suoi confronti. “Anche i militari vittime dell'attentato a Nassiriya non andrebbero definiti 'martiri' - chiosa il padre comboniano - in quanto noi eravamo lì per difendere con le armi il nostro petrolio”.

Poi, forse consapevole di cosa sarebbe accaduto di lì a poco, Zanotelli ha aggiunto sconsolato: “In Italia è impossibile dire questa cosa e costa una valanga di insulti, ma è la cruda verità”. Valanga di insulti che, infatti, è puntualmente arrivata. “Questo Zanotelli forse preferisce i terroristi islamici ai militari italiani - cinguetta su Twitter il parlamentare di Forza Italia Maurizio Gasparri - ma non offenda più caduti e feriti. La Chiesa dica cosa pensa di questo delirante figuro che fa ribrezzo, le sue eresia macchiano una giornata di memoria”. Ma la bufera social contro Alex Zanotelli è appena scoppiata.