Le sardine annunciano una sorta di boicottaggio di Rete 4, anzi, solo di “certi programmi” della terza rete Mediaset, ma la notizia non riesce a trovare la giusta risonanza sui mass media. Il post pubblicato sulla pagina ufficiale ‘6000 sardine’ del movimento nato a Bologna per protestare contro Matteo Salvini, è infatti datato mercoledì 27 novembre. Ma a riprendere la notizia sono stati due giorni dopo, il 29, solamente il quotidiano Libero e il giornalista Nicola Porro durante la sua giornaliera rassegna stampa, anche se solo di sfuggita. In pratica, le sardine annunciano di voler stare assolutamente stare lontane da alcune trasmissioni televisive (che non vengono citate direttamente) a causa del presunto sdoganamento di termini offensivi e di comportamenti considerati di incitamento all’odio.

Nomi delle trasmissioni no, ma quello di una rete televisiva si: Rete 4. Giudizio totalmente opposto, invece, dato al talk show di La7, Piazzapulita, condotto da Corrado Formigli, del quale le sardine sono state gradite ospiti.

Il post pubblicato sulla pagina Facebook ‘6000 sardine’: ‘Scegliamo con cura le trasmissioni in cui andiamo’

È il primo pomeriggio di mercoledì 27 novembre, quando sulla pagina Facebook ufficiale del movimento nato a Bologna, ‘6000 sardine’, compare un post che, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, non sta facendo troppo discutere. Gli autori della nota puntano il dito contro “alcuni salotti televisivi” che, a loro giudizio, sarebbero stati “creati ad hoc” allo scopo di mostrare ai propri spettatori un dibattito bollato come “sterile, parziale e demagogico”.

Un modo di fare televisione che avrebbe dato modo di svilupparsi anche alla cosiddetta “Politica dell’odio e dell’aggressività”. A causa di questi problemi, le sardine ribadiscono di voler scegliere “con cura” i programmi tv a cui partecipare per illustrare il loro programma.

Il boicottaggio delle sardine e la risposta di Porro: ‘Ce ne faremo una ragione’

Le sardine, nel prosieguo del post, affermano di non fare “politica in senso stretto” e, per questo motivo, di non voler partecipare ai “dibattiti tra politici”. Detto questo, però, resta un nodo fondamentale da risolvere. “Ovviamente ci teniamo alla larga da quelle trasmissioni che hanno sdoganato termini come culatt…, terrone o consenziente”.

I nomi di queste trasmissioni, come già accennato, non vengono citati singolarmente, ma l’obiettivo degli attacchi delle sardine sono “certi programmi di Rete 4” nei quali, giurano, “non ci vedrete mai”. Il messaggio si chiude però con l’annuncio della partecipazione di alcuni loro esponenti al talk show di La7, Piazzapulita, nella serata di giovedì 28 novembre. A rispondere al boicottaggio per conto di Rete 4 ci pensa però il giornalista Nicola Porro. “Hanno deciso di non venire nelle nostre trasmissioni? - si chiede il conduttore di Quarta Repubblica - ce ne faremo una ragione”.