Giovedì 12 diembre il Segretario della Lega, Matteo Salvini, ha visitato Reggio Calabria, tenendo un incontro all'Auditorium Calipari per parlare delle prossime elezioni regionali del 26 gennaio. Ad accogliere Salvini, che in mattinata è stato anche a Catanzaro e Vibo Valentia, c'erano anche le sardine che, in contemporanea, si sono date appuntamento per un flash-mob ed hanno intonato il canto partigiano 'Bella Ciao'.

Salvini contestato dalle sardine

Anche a Reggio Calabria il leader del Carroccio Matteo Salvini è stato contestato dal movimento delle sardine.

In occasione del tour calabrese, per portare avanti la campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 26 gennaio, ha avuto un incontro con i reggini e i simpatizzanti del partito nel tardo pomeriggio. Alla stessa ora le sardine di Reggio Calabria hanno deciso di darsi appuntamento, organizzando un flash-mob 'diffuso' in tutta la regione.

Ad organizzarlo nella città reggina è stato un certo Filippo Sorgonà che su Facebook ha invitato le persone a scendere in piazza per cantare 'Bella Ciao', non solo a Reggio Calabria, come si diceva, ma anche nelle altre città, proprio mentre nella Sala Calipari della Regione è previsto il comizio di Salvini. L'evento, chiamato Nutella e party!, viene descritto come qualcosa di pacifico e allo stesso tempo "gioioso e giocoso".

L'accoglienza che si vuole riservare alla Lega e a Salvini, si legge nel post, è contro il tentativo di spingere il Paese verso una deriva barbarica. Il più grande atto di civiltà, e allo stesso tempo di responsabilità e democrazia, consiste infatti nel cambiare del tutto i modi della Politica. Alle sardine infatti non interessa fomentare odio, violenza e aggressività.

Piuttosto vogliono porsi come "nuova linfa ricostituente" per questioni cruciali, come il tema della sostenibilità e dei diritti, senza distinzione alcuna. Sorgonà conclude il post così: "Siamo Sardine ma non cadiamo nella rete. La Calabria non si Lega!". All'appuntamento circa 200 ragazzi si riuniscono per cantare. Non una piazza gremita come nelle altre città, ma comunque una presenza da non sottovalutare secondo gli organizzatori.

Altra contestazione

Oltre alle proteste di piazza, si è verificato qualche piccolo momento di tensione durante il comizio di Salvini. A Palazzo Campanella, quasi alla fine del suo discorso, una terremotata delle Marche presente tra il pubblico in sala si è alzata in piedi ed ha inveito contro di lui. La donna, immediatamente allontanata dalle forze dell'ordine, è stata accompagnata dai fischi del pubblico presente in sala. Nella mattinata di ieri Salvini è stato anche a Vibo Valentia per inaugurare la sede provinciale del Carroccio, e poco dopo a Catanzaro.