Il prossimo Festival di Sanremo, giunto alla sua settantesima edizione, continua a far discutere. Dopo le polemiche in merito al rapper romano Junior Cally, accusato da più parti di diffondere messaggi misogini, nelle ultime ore a tenere banco è la diatriba relativa al presunto compenso che percepirà il comico toscano Roberto Benigni. Secondo alcune fonti l'ingaggio per il comico toscano sarebbe di 300mila euro. Con un tweet Maurizio Gasparri sottolinea che, se la notizia fosse confermata, avremmo a che fare con uno "sperpero ignobile". E intanto il Codacons ha diffuso una nota per chiedere alla Rai di rendere pubblici i contratti firmati dagli artisti, visto che gli italiani - con il loro canone - pagano il servizio pubblico.
La reazione di Gasparri
Sarebbe di ben 300mila euro il compenso di Roberto Benigni come ospite speciale del prossimo festival di Sanremo. La cifra però non è stata ancora confermata dalla Rai, ma nonostante questo ci sono già polemiche. Il centrodestra non ha mai avuto una particolare simpatia per l'attore premio Oscar per il film La Vita è Bella.
E non stupisce quindi la reazione del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, il quale sul proprio profilo Twitter ufficiale chiede se sia vera la notizia secondo la quale Benigni percepirà 300.000 euro per fare la propria apparizione al Festival. E ironizza, sottolineando come l'azienda ha parlato recentemente di contenere le spese per gli ospiti.
Con un commento lapidario afferma: "Che orrore i soliti comunisti con Rolex" e afferma che saremmo di fronte a uno "sperpero ignobile".
Vergogna @Raiofficialnews vergogna #Benigni . Vero che becca 300mila € per comparire a #Sanremo ? E parlano di costi contenuti. Che orrore i soliti comunisti con Rolex (a casse). Sperpero ignobile pic.twitter.com/2eQguqLfsb
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) January 23, 2020
La nota del Codacons
Con una nota il Codacons intanto ha chiesto spiegazioni all'azienda di Viale Mazzini in merito alla questione dei compensi.
La Rai deve dare spiegazioni ai cittadini e dovranno essere resi pubblici i contratti che gli artisti firmano. E si chiedono inoltre quali siano i parametri in base al quale vengono definite le cifre dei compensi.
Il Codacons inoltre considera il cachet di Benigni una "cifra spropositata" tenuto conto che l'azienda ha parlato di voler ridimensionare i costi.
A loro avviso in occasione del Festival di Sanremo vengono assegnati "cachet astronomici". Secondo l'associazione questo rappresenterebbe un danno dal punto di vista erariale, visto che la Rai viene finanziata dal canone annuale degli italiani. E quindi Codacons non esclude di presentare anche un esposto presso la Corte dei Conti.
Bisogna precisare, comunque, che mancano ancora i dati ufficiali sulle cifre dei compensi, ma secondo quanto riporta Repubblica.it le cifre relative al compenso di Benigni sarebbero comunque al di sotto rispetto alle sue passate partecipazioni al Festival.