Lo scorso 9 gennaio, il Presidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera, Giuseppe Brescia, del Movimento Cinque Stelle, ha presentato una proposta di legge finalizzata alla riforma del sistema elettorale. Si tratta di un'idea ispirata al modello tedesco che prevede l'assegnazione dei seggi in Parlamento esclusivamente con il sistema proporzionale.
L'eventuale introduzione della nuova legge elettorale, stando ad una simulazione effettuata da YouTrend per Agi, rischierebbe di trasformarsi in un vero e proprio boomerang per i grillini.
Infatti, incrociando i dati relativi agli ultimi sondaggi registrati da Supermedia per l'Agenzia Giornalistica Italia, è emerso che con il proporzionale si avrebbe una decisa affermazione del centrodestra. Dunque, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia otterrebbero una salda maggioranza sia alla Camera che al Senato.
Brescellum: soglia di sbarramento e stop ai collegi uninominali
La differenza sostanziale tra l'attuale Rosatellum e la proposta del pentastellato Brescia risiede principalmente nell'annullamento della quota di parlamentari designata dai collegi uninominali. Per questo motivo, si può parlare di un sistema proporzionale secco.
Inoltre il testo prevede l'introduzione di una soglia di sbarramento pari al 5%, assicurando però un diritto di tribuna a tutte quelle forze politiche che non riuscirebbero a raggiungere la suddetta percentuale di voti.
Brescellum potrebbe dare una maggioranza solida al centrodestra
In attesa di capire quando si voterà e se lo si farà prima della fine dell'attuale legislatura, Agi, attraverso i dati Supermedia registrati dai sondaggi YouTrend risalenti al 19 dicembre, ha pubblicato una simulazione di ciò che potrebbe accadere in caso di elezioni.
I numeri tengono conto della più che probabile entrata in vigore della riduzione dei parlamentari: dunque si basano su 400 deputati e 200 senatori. Al contempo, sono stati esclusi i parlamentari che verrebbero eletti in Valle d'Aosta (1 deputato e 1 senatore) e quelli all'estero (8 deputati e 4 senatori).
Restano perciò disponibili 391 scranni per i deputati e 195 per i senatori.
Di conseguenza, considerando i suddetti sondaggi elettorali, ad oggi la Camera dei Deputati sarebbe composta da 143 membri della Lega, 49 di Fratelli d'Italia e 30 di Forza Italia. Il Partito Democratico ne avrebbe 86, il M5S 76, mentre 5 andrebbero a Italia Viva. A conti fatti, il centrodestra otterrebbe 222 rappresentanti su 391.
Lo scenario non cambierebbe in Senato, dove Fratelli d'Italia disporrebbe di 24 senatori, la Lega di 72 e Forza Italia arriverebbe a quota 16. Invece i rappresentanti del Partito Democratico sarebbero 43, quelli del M5S 37, e Italia Viva si dovrebbe accontentare di un solo seggio. Il computo totale vedrebbe una maggioranza del centrodestra con 112 seggi su 195.