Momento molto difficile per il Movimento CInque Stelle. Tra pochi giorni a Roma è previsto un vertice, come riporta il 'Corriere della Sera', in cui verrà valutata l'espulsione di otto parlamentari. Altri parlamentari non ancora in regola con i rimborsi sono a rischio sanzione. Dopo l'uscita dei deputati Rospi e Angiola, passati al Gruppo Misto, la situazione rimane ancora tesa.

Deputati e senatori a rischio espulsione

Secondo il Corriere della Sera nel vertice del prossimo 7 gennaio sarebbero almeno otto i parlamentari pentastellati a rischiare di essere buttati fuori dal Movimento per non essere in regola con la restituzione dei compensi, così come viene previsto dallo statuto.

A decidere sulla loro sorte saranno gli organi del Movimento, come il collegio dei probiviri, composto da Fabiana Dadone, Jacopo Berti e Raffaella Andreola e il comitato di garanzia composto da Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, ai quali si affiancheranno i capigruppo parlamentari del M5S Davide Crippa e Gianluca Perilli.

Alla Camera sei deputati non hanno restituito nulla nell'anno 2019. Si tratta di Nadia Aprile, Nicola Acunzo, Santi Cappellani, Paolo Romano, Flora Frate e Andrea Vallascas. A Palazzo Madama invece ci sono ancora alcuni ritardatari che hanno provveduto a versare ma ancora non hanno rendicontato, Bogo, Anastasi e Di Marzio. I senatori Giarrusso e Ciampolillo invece, molto critici verso il Movimento, sono a forte rischio espulsione.

Oltre a loro inoltre ci sono altri deputati che rischiano provvedimenti minori, che possono variare a seconda delle cifre non restituite e delle tempistiche non rispettate.

Le rassicurazioni di Di Maio

Dopo il passaggio al Gruppo Misto di Gianluca Rospi e Nunzio Angiola, che hanno lasciato in polemica il gruppo M5S, e dopo gli abbandoni delle ultime settimane, il capo politico e ministro degli esteri Luigi Di Maio monitora la situazione da vicino ed ha sentito il fondatore Beppe Grillo e Davide Casaleggio per valutare come gestire una situazione che, dopo l'espulsione del senatore Paragone, sembra destinata a diventare ancora più incandescente.

Di Maio ha avuto un colloquio anche con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ed ha voluto confermare il forte sostegno del Movimento Cinque Stelle al governo. E si pensa già, dopo le possibili espulsioni del 7 gennaio, ad un summit di governo per valutare le mosse politiche future.

Le parole di Bonafede

Intanto il ministro della giustizia Alfonso Bonafede difende le scelte compiute in questi giorni dal Movimento e attacca quanti ancora non si sono messi in regola.

Intervistato dal Corriere della Sera ricorda che bisogna rispettare le regole e ha sottolineato che la restituzione non sia un optional. Si tratta infatti di un impegno preso dal primo giorno in cui il M5s siede in Parlamento, ed è anche uno dei motivi per cui molti italiani hanno dato la fiducia al Movimento.

Per lui chi non si mette in regola non solo manca di rispetto all'elettorato, ma anche al Movimento e ai suoi attivisti.