Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, il prossimo 26 gennaio, si sfideranno nelle elezioni Regionali in Emilia Romagna. Si tratta di un appuntamento molto importante, non solo per la politica locale, ma anche nazionale. Un'eventuale affermazione del centrodestra rischierebbe di far saltare equilibri anche a Roma, dove, al momento, il governo è riuscito a resistere alla caduta di una roccaforte rossa come la regione Umbria. Tuttavia, in questa fase, il candidato del centrosinistra appare in vantaggio in quasi tutti i sondaggi, sebbene esistano rilevazioni che vedano i due sfidanti particolarmente vicini.
Nel corso della trasmissione di La7, Omnibus, sono state messe a confronto le percentuali censite dai vari istituti. Lorenzo Pregliasco di Youtrend ha posto l'accento sul fatto che, ad oggi, la partita possa ancora essere considerata aperta.
Elezioni Emilia Romagna: sfida ancora da giocare
Pregliasco ha sottolineato innanzitutto la rilevanza politica di ciò che potrebbe accadere. "Laddove - ha evidenziato - l'Umbria poteva essere una sfida di una portata diversa e, in un certo senso, il governo ha fatto finta di niente; per il Partito Democratico sarebbe difficile fare altrettanto per l'Emilia Romagna". Noto è, infatti, come la regione chiamata alle urne rappresenti una di quelle zone saldamente in mano al centrosinistra.
Tuttavia, esiste la possibilità che la supremazia possa essere messa in discussione. "I sondaggi - ha evidenziato Pregliasco - dicono che la partita è contendibile".
Bonaccini avanti, ma quasi sempre di poco
A quel punto è stata proposta una schermata in cui vengono messi a confronto i sondaggi più recenti. Lo scorso 12 dicembre Ipsos ha rilevato che Bonaccini avrebbe intenzioni di voto dalla sua stimabili nel 44,2%, con un +2,1% su Lucia Borgonzoni (42,1%).
Indietro Benini del M5S (8,4%). Questa è un'indagine che risale al 12 dicembre. Cinque giorni dopo è stata, invece, fatta quella di Ixé. Questi sono i dati che riconoscono il massimo vantaggio al candidato del centrosinistra. Per lui c'è un 47,2% che vale un +7,1% sulla sfidante del centrodestra (40,1%), con il grillino sempre al di sotto del 10% (7,8%).
Risale, invece, al 18 dicembre la misurazione delle intenzioni di voto di Emg. In questo caso Bonaccini avrebbe il 46,5% delle intenzioni di voto dalla sua, con un +3,1% su Lucia Borgonzoni (43,5%). Ancora più indietro Benini (6,5%). Il sondaggio più recente, arrivato prima di Natale (22 dicembre), è quello di Demopolis. In questo caso la forbice tra i due principali candidati si assottiglia ancora di più: 46% per Bonaccini, 44% per la Borgozoni. 7%, invece, per Benini. Secondo l'esperto Pregliasco, perciò, si tratta di distanze che oggi rendono la partita aperta.