'Il risultato elettorale dell'Emilia Romagna deve portare alla modifica dell'asse politico del Governo'. Lo ha detto oggi il vicesegretario del Partito Democratico, Andrea Orlando parlando ai microfoni di Radio Capital. Senza troppi giri di parole, l'ex Ministro della Giustizia ha chiarito la sua posizione in relazione all'esito del voto che ha portato alla vittoria Stefano Bonacini, indicando una strada futura da percorrere per l'Esecutivo giallorosso. 'Il Movimento 5Stelle - ha spiegato - dopo la severa sconfitta in Emilia, deve rinunciare ad un armamentario che non paga elettoralmente e che rende difficile l'attività del Governo.'

Maggiore confronto tra alleati sui principali dossier

Orlando si riferisce in particolare alla questione della giustizia, e cioè alla riforma della prescrizione.

Secondo lui ci deve essere un maggiore confronto rispetto a quello che si è sviluppato fino ad ora. Ma per il vicesegretario del Pd sono adesso in ballo tutti i rapporti di forza tra il suo partito e quello grillino, sebbene quest'ultimo sia sempre quello più grande e rappresentato in Parlamento, nonostante la diaspora di una trentina di eletti.

Per Orlando la crescita del Pd e il crollo del Movimento 5 Stelle anche in Emilia Romagna dimostrerebbero come il primo non debba essere più subalterno al secondo. E che quindi da ora in poi tutti i temi principali debbano essere ridiscussi in seno alla maggioranza. Dal reddito di cittadinanza che dovrebbe essere utilizzato per creare lavoro alla riforma della legge elettorale.

Quest'ultima, per il vicesegretario Dem dovrebbe favorire un ritorno ad un sistema maggioritario o al massimo ad un proporzionale che premi fortemente il partito o la coalizione vincente. Un sistema insomma, che rafforzi i due poli prevalenti di centrodestra e centrosinistra, lasciando di fatto poco spazio all'alternativa pentastellata.

Il Pd deve rifondarsi e aprirsi alla società

Quanto all'ipotesi della nascita di un nuova forza Politica sulle ceneri del Pd, per affrontare la fase nuova Orlando ha confermato di essere favorevole, perché per lui ci vuole un momento di rifondazione da un lato, e di apertura alla società civile dall'altro. Soprattutto al Movimento delle sardine, che per l'ex Ministro ha dato un grosso contributo alla vittoria elettorale del centrosinistra in Emilia Romagna.

Nonostante le numerose questioni sul tappeto e da affrontare molto presto con l'alleato grillino, per Orlando comunque ora 'Il governo è piu forte e Salvini più debole'. E lo stesso Esecutivo Conte si può rafforzare se accelera in direzione di una transizione ecologica dell'economia e di una maggiore eguaglianza sociale. Le dimissioni di Luigi Di Maio da capo del Movimento 5 Stelle e la strada che prenderà la nuova leadership pentastellata aiuteranno a capire se le proposte del vicesegretario Pd potranno essere accolte.