Era il 27 gennaio 1945 quando le truppe dell'Armata Rossa entrarono per la prima volta all'interno del campo di concentramento di Auschwitz. A distanza di 75 anni, la senatrice a vita Liliana Segre ha voluto ripercorrere i corridoi del Memoriale della Shoah di Milano, spiegando la parola "indifferenza" scritta per il vocabolario Zanichelli 2020.
Inoltre, la Segre ha voluto lanciare un messaggio alle giovani generazioni affinché non seguano la voce del più forte, ma siano aperti verso tutti. Durante le commemorazioni di oggi, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Papa Francesco hanno voluto ricordare come gli eventi del passato non debbano essere dimenticati.
'L'indifferenza' per Liliana Segre
Sono passati 75 anni da quel 27 gennaio 1945, quando le truppe russe aprirono per la prima volta i cancelli di Auschwitz. Un evento che ha cambiato per sempre il mondo, facendo scoprire a tutti gli orrori del nazismo e il massacro di oltre 6 milioni di ebrei. Una data che ogni anno viene ricordata attraverso varie iniziative.
Quest'anno la Zanichelli ha incaricato la senatrice a vita Liliana Segre di scrivere la parola "indifferenza" per il dizionario 2020. Si tratta di una collaborazione di Sky Arte e Zanichelli ambientata all'interno del Memoriale della Shoah di Milano. Un luogo da cui centinaia di ebrei e non solo sono partiti verso i campi di sterminio senza più tornare.
La senatrice ha dichiarato che: "L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita". Sostenendo anche che quel termine racchiuda in sé la chiave del male. A spiegazione di ciò, la Segre ha rivelato che credere che una cosa non possa avere una forma d'importanza significa che "allora non c’è limite all’orrore".
Inoltre, la Segre ha definito l'indifferenza come "complice dei misfatti peggiori". La donna, ex deportata nel campo di Auschwitz, ha anche ammesso di seguire con preoccupazione la presenza di nuove forme di antisemitismo. In particolare, secondo lei tutto ciò non è altro che "il risultato di insegnamenti molto sbagliati, di sovranismi e populismi".
Infine, dinnanzi alla lapide in ricordo delle vittime della Shoah, la senatrice ha ringraziato i presenti. Il ricordo di coloro che hanno perso la vita a causa della loro religione è esattamente l'opposto del motto fascista "Me ne frego", ha dichiarato la donna prima di proseguire.
Le dichiarazioni del Papa e del Presidente della Repubblica
Anche Papa Francesco ha ribadito l'importanza del ricordare il giorno della memoria, sostenendo che "Non è ammissibile l'indifferenza". Inoltre, il pontefice ha sottolineato come la giornata di oggi debba essere "Un richiamo a fermarci, a stare in silenzio e fare memoria".
La persecuzione contro i cittadini italiani ebrei è stata definita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come "feroce e spietata". Il Capo di Stato ha anche affermato che il perdono è possibile, ma non deve essere inteso come "un colpo di spugna sul passato".