Diego Fusaro contro la Lega. Stavolta al filosofo e opinionista italiano non vanno affatto giù le parole di Giancarlo Giorgetti della Lega, il quale nell'intervista recente al Corriere della Sera ha sottolineato la volontà del Carroccio di rimanere in Europa e nell'euro. Per il filosofo si tratta della vittoria del "liberismo del mercato sovrano" e quella che abbiamo davanti a livello politico non è nient'altro che "un'alternanza senza alternative'.

Le parole di Diego Fusaro

Diego Fusaro mal digerisce le recenti parole del leghista Giancarlo Giorgetti, ex sottosegretario del primo governo Conte, e responsabile esteri della Lega, il quale è fermamente convinto di voler restare nel'Unione Europea e di non uscire dall'euro.

Secondo il filosofo la Lega vuole porsi come elemento di stabilità, che non vuole andare a "perturbare l'ordine dominante".

"Effettivamente la situazione è tragica ma non seria" commenta Fusaro. "Imbarazzante non è tanto che Giorgetti, difensor fidei del sistema, predichi la volontà sua e del suo partito di rimanere nell'Unione Europea e nell'euro. Imbarazzante è invece che i tanti paladini del 'Basta euro' e della profezia del suo tramonto adesso tacciano, chiamando a strategia vizi che a ben vedere meriterebbero ben altri nomi".

'Alternanza senza alternative'

Secondo Fusaro, le cui idee sono sempre state di matrice sovranista e molto critiche verso l'Unione Europea, con questa posizione del Carroccio ci troviamo "al cospetto di un bipolarismo che garantisce un'alternanza senza alternative".

La situazione secondo il filosofo non potrà cambiare. "Che vinca la destra bluette o la sinistra fucsia vince in ogni caso il liberismo del mercato sovrano, dell'Unione Europea e dell'euro, dell'atlantismo incondizionato".

Fusaro cita le parole dello scrittore Mark Twain: "Se votare giovasse a cambiare davvero le cose sarebbe già proibito da un pezzo".

Le parole di Giorgetti al Corriere della Sera

Intervistato da Antonio Polito del Corriere della Sera, Giancarlo Giorgetti ha parlato del tema dell'Europa e dell'euro. Dopo le parole di Salvini, che ha detto che tra le priorità del Carroccio non c'è quella di uscire dalla moneta unica o dall'UE, Giorgetti ha ribadito che non hanno intenzione di uscire, ma sottolinea che molte cose dovranno cambiare a Bruxelles.

E alla domanda del giornalista che gli chiede se la Lega tiene il piede in due staffe, visto che nel partito ci sono ancora posizioni contrarie all'Europa e alla moneta unica, Giorgetti risponde in modo fermo che da responsabile degli Esteri della Lega il Carroccio non ha intenzione di uscire dall'UE. "E se dico che non usciamo, non usciamo. Punto".

Giorgetti sull'UE e l'immigrazione

Per Giorgetti, però, per rimanere nel sistema UE per prima cosa servono cambiamenti importanti, perché i trattati sono stati scritti troppo tempo fa, e l'epoca della cancelliera Angela Merkel è destinata a concludersi. Sul tema immigrazione inoltre il leghista ravvisa che la Politica ferma voluta dalla Lega nel primo governo Conte sta incominciando a vedere i suoi frutti.

"Se ora l’Europa comincia ad accettare l’idea che l’Italia non può essere lasciata da sola, è grazie a Salvini". E se l'attuale ministro Luciana Lamorgese va in Europa a trattare il merito sarebbe sempre di Salvini che "ha fatto il matto".