Per lei non è stato facile, ma ci sono stati troppi che le hanno detto che ha degli interessi economici in seno alla città lagunare. È stata la candidata a sindaco designata dal Pd allargato al centrosinistra unito, ma all'ultimo momento non se l'è sentita di affrontare una campagna elettorale impegnativa contro colui che ha guidato per cinque anni l'amministrazione di Venezia, ossia Luigi Brugnaro. E' Gabriella Chiellino, di professione imprenditrice. Se la sua elezione fosse stata certa, sarebbe stata la prima donna ad indossare la fascia a primo cittadino della città, una volta capitale dell'antica Repubblica Serenissima di Venezia.
Ma così non è stato e quindi la scelta di un nuovo sfidante anti - Brugnaro s'è fatta impellente.
I motivi della scelta del centrosinistra sulla Chiellino
La stessa Chiellino, intanto, ha scritto una lettera per ringraziare il centrosinistra per la stima che ha dimostrato verso la sua persona, ma che per motivi di lavoro è costretta a rinunciare a questa prestigiosa candidatura. Infatti, dopo aver trovato la quadra su Arturo Lorenzoni, che ha il compito arduo di competere elettoralmente contro l'attuale governatore della Regione Veneto Zaia, il centrosinistra veneziano ha cercato di trovare in tempi brevi una figura da contrapporre efficacemente all'attuale patron della Reyer Venezia, squadra di pallacanestro di serie A che, sotto la sua presidenza, ha ottenuto in questi ultimi anni degli ottimi risultati sportivi.
Ed il Pd, socialisti, Verdi e liste civiche a loro collegate hanno pensato, per questa avvincente sfida, ad una donna di successo in campo economico. Ma si è visto come è andata a finire. Per di più sia Italia Viva che il movimento di Calenda hanno annunciato di voler correre da soli alle regionali venete. Aggiungendo anche i Cinquestelle, che di allearsi non ne hanno l'intenzione.
I nodi attuali di Venezia e la nuova ricerca di un candidato
I nodi attuali di Venezia, in senso di cose da realizzare, sono tanti, tra i quali l'ingresso delle grosse navi da crociera in laguna, la zona industriale di Marghera e il Mose. Poi l'impegno in Confindustria e la guida della sua azienda e-Ambiente sono stati i fattori decisivi che hanno fatto riflettere la prescelta candidata alla poltrona di primo cittadino di Venezia non poco, anzi ha ipotizzato, in caso di vittoria, un possibile conflitto di interesse, e per questo motivo ha rinunciato.
Per il segretario cittadino del Pd Giorgio Dodi adesso si è prospettata una scelta difficile in seno ad un centrosinistra sempre più diviso in città e sta valutando delle alternative credibili: una nuova figura femminile che risponde al nome del consigliere comunale PD Monica Sambo, ma sembra che sta diventando una candidatura impraticabile per via dell'ostracismo dei possibili alleati. Si sta facendo strada in queste ore la scelta a due figure di notevole spessore, ossia Il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta oppure il rettore uscente dell'università Ca' Foscari Michele Bugliesi. Un rebus politico per il centrosinistra da cercare di risolvere in fretta, pena la sconfitta quasi certa alle comunali veneziane.