Il senatore Gianluigi Paragone, attraverso la propria pagina Facebook, ha manifestato il proprio pensiero sull'altra faccia del Coronavirus: l'emergenza economica. Mentre c'è ancora da superare la battaglia sanitaria è già tempo di pensare ad aiutare famiglie, lavoratori e imprese che rischiano di pagare a caro prezzo la fase di totale o quasi immobilismo produttivo. In particolare, l'ex esponente del Movimento 5 Stelle, ha scelto di confrontare le azioni che sta per mettere in campo l'Italia e quelle che, invece, potrebbero essere adottate dalla Germania.
La critica del senatore ha posto il proprio accento sul fatto che il popolo tedesco potrà beneficiare di una grande iniezione di liquidità, con totale benestare dei cordoni dell'UE laddove invece l'Italia ha dovuto 'chiedere il permesso' per una cifra molto minore.
Coronavirus: misure italiane con placet Europa
Con un certo saracasmo Paragone, affidandosi ai rumors giornalistici sul possibile nuovo decreto, ha sottolineato come tutto sembrerebbe destinato ad "andare bene". Il riferimento va a tute le misure citate in serie che sarebbero un'autentica panacea per i possibili futuri mali dell'economia italiana, azzoppata dalla fase emergenziale dovuta al coronavirus.
A ciò aggiunge quella che sembra un'amara ironia sul fatto che l'Europa si sia detta pronta ad aiutare l'Italia con ogni mezzo. "Prima però - tuona Paragone in riferimento alle parole di Lagarde - con la banchiera che è l'unica che potrebbe azionare l'unica leva che serve ha fatto dei disastri dicendo agli speculatori che possono mangiare sulla testa degli italiani".
Paragone afferma che solo la Germania inietta liquidità come fosse stato sovranista: gli altri invece dovranno sottostare al placet dell'UE
Paragone ha sottolineato sempre con un tono dissacrante il fatto che l'Europa abbia dato il là all'Italia ad investire 25 miliardi per supportare i cittadini in una fase così emergenziale. Secondo il senatore l'informazione così detta "mainstream" starebbe nascondendo agli italiani che la Germania starebbe facendo capire che l'Europa è sua.
Un'idea che nasce dal fatto che i tedeschi sarebbero pronti a mettere sul piatto 550 miliardi per le imprese teutoniche, mentre l'Italia chiede quasi il permesso a Bruxelles. "Fa capire - tuona - che si dice euro ma si legge marco. L'euro è la loro moneta. L'Unione Europea è una grande Germania e chi non fa come dice la Germania deve patire le pene dell'inferno. Soltanto - incalza - la Germania può fare ciò che può fare uno stato sovrano in uno stato di difficoltà, cioè iniettare liquidità".
Paragone si fa addirittura portavoce di quello che, a suo avviso, sarebbe il pensiero tedesco: "Voi siete peccatori italiani, avete fatto le cicale e noi siamo stati formichine".
"Vogliono - afferma - schiacciare l'economia italiana: hanno paura degli italiani.
Tutte le volte che abbiamo giocato ad armi pari abbiamo dimostrato di essere più forti di loro".
In tal senso è eloquente la descrizione che Gianluigi Paragone ha scelto per il suo video: "La Germania mette sul tavolo 550 miliardi, l'Europa è roba loro, aprite gli occhi".