Non si fermano le polemiche del critico d'arte Vittorio Sgarbi, insoddisfatto delle misure prese dal Governo per gestire l'epidemia da Coronavirus, nonostante le evidenze scientifiche e l'attenzione di tutti gli organi internazionali che confermano la pericolosità del contagio. Il sindaco di Sutri ha creato un po' di bagarre televisiva a seguito di un collegamento da casa durante la trasmissione 'Coffee Break' andata in onda ieri mattina su La7. "Come mi sono svegliato oggi? Benissimo, in una sospensione assoluta della democrazia", l'esordio di Sgarbi che ha però ribadito che non intende venire meno ai suoi doveri da deputato.

Sgarbi ha, poi, accusato il Parlamento di essere "chiuso", aggiungendo che "nemmeno durante la guerra i parlamenti aprono una volta a settimana". Il coronavirus è una "sospensione della democrazia" secondo Sgarbi. Per chiudere il discorso da un punto di vista politico, Sgarbi se l'è poi presa con il Partito autonomista trentino tirolese che avrebbe chiesto le sue dimissioni, a cui il critico d'arte ha risposto così: "La democrazia prevede che uno non sia d'accordo".

Sgarbi definisce l'attualità come un 'mondo dominato da virologi'

Dal pensiero politico a quello medico. Il deputato ha evidenziato dell'importanza assoluta che in questo momento viene data ai virologi: "Hanno vinto loro". Sgarbi ha poi voluto condividere il suo personale pensiero: "La gravità dell'epidemia non è letale, cioè ci sono problemi di posti nella terapia intensiva e può portare ad una situazione drammatica.

Ma di per sé il coronavirus non porta ad altro che a un raffreddore e a un'influenza, per cui si resta a casa per guarire". Quest'ultima parte, in particolare, è contraria a ogni evidenza scientifica ed ha portato a una forte polemica in studio. Sgarbi ha, inoltre, evidenziato che ogni anno ci sono 10 milioni di persone colpite da influenza, ma "solo" 10.000 di loro poi muoiono.

Sperando come augurio finale che "andando verso una stagione più calda, si riuscirà a debellare il virus.

Andrea Romano risponde alle accuse

"Mi vergogno profondamente per le frasi di Sgarbi da deputato della Repubblica", ha replicato dallo studio di Coffee Break il deputato del Pd Andrea Romano. Esternazioni che hanno mandato in escandescenza Sgarbi che gli ha urlato "dilettante terrorista".

Botta e risposta, con Romano che ha sottolineato: "Le cose che devono essere fatte adesso, sono diverse da quelle elencate da Sgarbi: dobbiamo limitarci ad uscire per andare a lavorare o per fare la spesa. È questo l'unico modo per fermare un virus che certamente sarà sconfitto, ma sarà sconfitto solamente se facciamo così". Furiosa la risposta di Sgarbi: "Falso sei tu. Io ho citato due virologi. Vergognati. Sei un dilettante terrorista, un ignorante". A nulla sono serviti gli inviti del conduttore Andrea Pancani a restare calmi, con gli insulti del critico Vittorio Sgarbi che sono andati avanti. "Il Parlamento non chiude - ha replicato Romano aggiungendo - siamo al lavoro per approvare il decreto economico".

Discorso interrotto dalle grida di Sgarbi: "Bugiardo". E Romano a replicare: "È totalmente irresponsabile dire agli italiani che si tratti di una banale influenza, perché purtroppo non esiste un vaccino: non esiste una cura efficace per coloro che sviluppano le patologie serie".