Il contagio da Coronavirus continua a preoccupare tutto il mondo: l'Italia in primis si trova ad affrontare un problema che sembra ancora lontano dal trovare soluzione, almeno nel breve periodo. In attesa di un vaccino che lo debelli definitivamente, in Italia sono tante le misure messe in campo dal Governo, ritenute dai più giuste pur avendo determinato un cambiamento radicale nello stile di vita di tutti i cittadini. Un ruolo importante e fondamentale viene svolto nel nostro paese dalla Protezione Civile Nazionale, che giornalmente fornisce il numero aggiornato dei contagiati.

Il dato aggiornato dei contagi alla data dell'11 marzo 2020

Nel corso della consueta conferenza stampa delle ore 18, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli ha aggiornato la situazione italiana dei contagiati. Nella giornata di ieri risultavano ben 10.149 le persone che avevano contratto il virus da Cov-2, oltre 500 in più rispetto alla giornata di lunedì. Dall'inizio della diffusione del contagio ad oggi (11 marzo 2020), sono classificati in 10.590 i soggetti che hanno contratto il virus Covid-19. Sono circa 1.030 le persone in terapia intensiva, 827 i deceduti e 1.045 i guariti cui si aggiungono 4.000 individui che hanno deciso di isolarsi in via domiciliare. Il responsabile della Protezione Civile Borrelli ha ribadito che anche chi esce a piedi deve portare con se un'autocertificazione; il consiglio è quello di non uscire se non per lo stretto necessario e indispensabile.

La situazione in tutta Italia e nel mondo: per l'Oms il coronavirus è una pandemia

Per numero di contagi l'Italia si trova al secondo posto, preceduta solo dalla Cina. La regione italiana con il maggiore numero di contaminati è la Lombardia, con il Presidente della Regione Fontana che ha chiesto l'assunzione di misure più restrittive poichè il sistema sanitario lombardo sta vivendo un periodo di forte difficoltà.

Ad oggi la regione Lombardia conta ben 7.280 casi, a fronte degli oltre 25.000 tamponi effettuati. Nelle regioni meridionali come Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna il numero dei positivi è al di sotto delle 100 unità, ma ciò che preoccupa i relativi presidenti è che questo dato possa crescere nei prossimi giorni.

Se inizialmente il Cov-2 sembrava essere un problema solo cinese e italiano, con il passare dei giorni è diventato mondiale.

Nella giornata odierna l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato che l'emergenza coronavirus può essere definita come pandemia. Mentre in Cina la situazione sta tornando lentamente alla normalità, con il numero dei contagi che tende a diminuire giorno dopo giorno, in paesi come Iran, Francia, Germania e Ungheria (il presidente Orban ha dichiarato lo stato di emergenza), avviene il contrario. Il mondo dello sport è stato anch'esso colpito in maniera diretta dal virus e in vari paesi, come ad esempio in Italia, vi è stata la sospensione di tutti i campionati e attività sportive fino al 3 aprile. Il coronavirus ormai può pertanto definirsi un problema globale, con il quale ormai tutti siamo destinati a convivere.