Nella giornata di lunedì il Premier Conte ha annunciato, durante una conferenza stampa in diretta televisiva con i ministri Patuanelli, Gualtieri ed Azzolina, di aver messo a disposizione garanzie per 400 miliardi di euro a disposizione delle aziende. A tale proposito il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, nelle ultime ore ha pubblicato molti post sui propri canali social network criticando il governo: "Non una parola di Giuseppe Conte sulla collaborazione con il centrodestra. Eppure la garanzia dello Stato alle banche per i prestiti alle imprese e il golden power erano due nostre proposte".

Tajani: 'Quando arriveranno i 400 miliardi alle imprese?'

In alcuni post su Twitter di ieri, martedì 7 aprile, Antonio Tajani ha criticato nuovamente la maggioranza di governo, sostenendo che quest'ultima peccherebbe sulla comunicazione dei decreti: ''Quando arriveranno i 400 miliardi alle imprese? Il decreto non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Per il finanziamento servono più passaggi e l’autorizzazione della Commissione Europea. Basta burocrazia. Fare in fretta, altrimenti molte aziende chiuderanno".

Per poi aggiungere in un altro tweet: ''Il comma 12 dell'articolo 1 - sostiene ancora Tajani - del decreto dice che i finanziamenti Sace sono subordinati all'approvazione della Commissione Europea.

Quindi i soldi non arriveranno subito alle imprese'', un'eventualità che non lascerebbe tranquilli molti titolari di aziende, piccole, medie o grandi che siano.

Un pensiero rivolto anche al settore agricolo

In un'intervista a ''La vita in diretta'' su Rai 1, ieri pomeriggio Antonio Tajani ha detto: "Occorre essere prudenti, però dobbiamo cominciare a pianificare quando, come e dove far ripartire le attività produttive, perché probabilmente non si potrà ripartire contemporaneamente in tutte le regioni italiane.

Si dovrà vedere dove ci sono meno rischi per la salute dei lavoratori e quali settori imprenditoriali e industriali potranno ripartire".

Nello specifico l'europarlamentare romano ha spiegato: "Per adesso, ad esempio, è fondamentale sostenere l'agricoltura, settore in cui mancano lavoratori. Noi rischiamo di avere centinaia e centinaia di prodotti agricoli lasciati sul terreno perché non ci sono operai che fanno la raccolta.

E' un settore che va aiutato, bisognerebbe dare i voucher e bisognerebbe richiamare i lavoratori rumeni a tornare a lavorare. Ci sono settori produttivi che possono lavorare già oggi, ma certamente dobbiamo preparare il futuro. Il nostro è un Paese industriale, è la seconda manifattura d'Europa, se non pianifichiamo il futuro rischiamo che la nostra economia collassi".