Giovedì 30 aprile Giuseppe Conte si è presentato nei due rami del Parlamento per una informativa sui dettagli della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza. Il Presidente del Consiglio ha parlato per circa un’ora alla Camera e quasi per lo stesso tempo in Senato. I suoi interventi sono stati interrotti alternativamente da applausi, provenienti dai banchi della maggioranza 'giallorossa', e da grida di protesta lanciate da quelli dell’opposizione, soprattutto quella 'sovranista'. Diversi poi anche gli interventi dei parlamentari in risposta al Premier.

Tra questi, da segnalare quello del deputato leghista Claudio Borghi il quale prima, durante il suo discorso alla Camera, ha bollato Conte come “uomo diversamente sincero”.

E poi, dopo aver battibeccato su Twitter con il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi, ha rincarato la dose accusando il Premier di non aver indossato la mascherina nemmeno a Palazzo Madama.

Il discorso di Conte alla Camera

La giornata parlamentare del Presidente del Consiglio si è aperta a Montecitorio. Conte ha spiegato nei particolari come il Governo da lui guidato intenda procedere durante la Fase 2 dell’emergenza, divenuta ora più economica che sanitaria. Riaperture sì, ma con moderazione, non escludendo nemmeno la possibilità di reintrodurre misure restrittive in caso di esplosione di nuovi focolai di contagio. Le sue parole, come già accennato, sono state accolte con applausi scroscianti dagli onorevoli di maggioranza.

Mentre non sono mancati nemmeno urla e strepiti dell’opposizione, soprattutto quando Conte ha criticato la volontà di fare passi avanti troppo lunghi, manifestata da alcune Regioni, e quando si è vantato dei buoni rapporti riallacciati con l’Europa.

La replica di Borghi in aula: ‘Conte arrivato nella notte a Bergamo e Brescia come un ladro’

Inevitabile che le parole di Giuseppe Conte dovessero andare di traverso ai parlamentari leghisti. Claudio Borghi, in particolare, si è rivelato come spesso gli capita il più pungente nelle critiche al Premier. Nel suo discorso di replica alla Camera, Borghi ha voluto assicurare di non voler spendere troppe parole su di lui.

“Ho sentito molte iperboli in questi giorni a suo carico come tiranno o dittatore - ha attaccato - no signori, l’avvocato Conte purtroppo è molto meno di ciò. Si tratta molto più modestamente di un uomo diversamente sincero, uno che arriva nella notte nelle città del Nord come Bergamo e Brescia dopo mesi dall’inizio dell’emergenza, come un ladro, senza avvisare nessuno”.

Lo scontro social con Scanzi e le nuove accuse a Conte

Il discorso di Claudio Borghi ha attirato però l’attenzione di Andrea Scanzi il quale, con il suo solito tono tagliente, ha commentato su Twitter: “Ho sentito l’intervento di Borghi e ho avuto conferma che l’umanità ha fallito”.

Una stoccata che è andata evidentemente a segno, come dimostra il fatto che il deputato leghista abbia immediatamente replicato al giornalista del Fatto. Poi però, Borghi è tornato a puntare il suo bersaglio preferito. “Conte è un imbarazzo per tutti tranne che per qualcuno del M5S che si aggrappa disperatamente a lui”, ha cinguettato. Poi, facendo riferimento all’intervento del Premier in Senato, ha esploso la bordata finale: “Niente, causa naso allungabile anche al Senato Conte è senza mascherina e non ha nemmeno le distanze giuste da chi gli siede davanti”.