Intervenendo a 'Otto e Mezzo' nella puntata di questo venerdì 3 aprile Mattia Santori, fondatore del movimento delle Sardine, ha parlato dei gravi problemi sociali causati dal Coronavirus e ha giudicato l'azione positiva del governo Conte in queste settimane molto drammatiche.

Secondo Santori in futuro occorre ripartire dal basso, perché la società può farcela ma soltanto se unita e solidale. E lancia l'idea di "un prestito di solidarietà" per far ripartire l'economia del Paese e non abbandonare i cittadini.

A 'Otto e Mezzo' interviene Mattia Santori

Mattia Santori, fondatore del Movimento delle Sardine, è intervenuto nel corso del programma Otto e Mezzo, in onda su La 7. Il tema centrale della puntata è stato quello dell'emergenza sanitaria internazionale e la risposta che la Politica sta dando a questa crisi senza precedenti.

Santori ha parlato del futuro del Paese e anche del futuro del Movimento. Racconta che negli ultimi mesi, dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna, hanno preferito allontanarsi dai riflettori, ma ha precisato: "Non siamo spariti, abbiamo semplicemente deciso di non fare rumore perché è un periodo storico che richiede silenzio e operosità".

Il giovane attivista ha affermato che per far ripartire il Paese nei prossimi mesi bisognerà lavorare molto dal basso.

Coronavirus, Santori parla del ruolo dell'Europa

Santori ravvisa che - secondo lui - l'Unione Europea si sta muovendo ma i cittadini fanno fatica a fidarsi delle istituzioni comunitarie. Racconta che si ha la percezione che questa solidarietà che ci viene data la potremmo pagare dover in futuro a prezzo molto caro, un po' come accadde durante la crisi economica in Grecia.

Il leader delle Sardine sottolinea però che i cittadini possono intervenire dal basso e creare reti di solidarietà in ogni comunità. Garantisce inoltre che il suo movimento è già presente in tante realtà in queste settimane e ricorda che ha raccolto oltre 35mila euro da destinare alla Protezione Civile e ad Emergency in prima linea nella lotta al coronavirus.

Santori lancia l'idea di un 'prestito di solidarietà'

Il fondatore delle Sardine aggiunge che bisogna intervenire a livello economico sugli effetti del coronavirus e si dichiara a favore di una patrimoniale, anche se preferisce usare un espressione diversa come "prestito di solidarietà".

"La patrimoniale non è altro che un prestito di solidarietà" afferma Santori. "Se la chiamassimo così le persone sarebbero meno reticenti" , secondo lui bisogna realizzare un fondo di garanzia e fare un micro-credito che sia garantito dallo Stato e dai cittadini. Altrimenti - secondo lui - c'è il rischio serio che dove non arriva lo Stato possa arrivare la criminalità organizzata o la mafia.