Matteo Renzi attacca il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e, di fatto, termina la tregua nella maggioranza di Governo che si era avuta in queste settimane per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. E Renzi, sceglie il quotidiano 'La Repubblica', per un'intervista fiume (pubblicata ieri 27 aprile, ndr) nella quale mette nel mirino le ultime decisioni di Conte comunicate domenica sera, accusandolo senza mezzi termini di "calpestare la Costituzione" con l'ultimo decreto emanato.

Renzi torna all'attacco del Governo: 'La libertà non vale meno della salute'

L'ex Presidente del Consiglio bolla non solo come sbagliato, ma anche molto pericoloso il nuovo provvedimento illustrato da Conte per il via alla fase due. Per Renzi questo decreto è un 'assurdo incostituzionale'. Per questo il leader di Italia Viva chiede di farne un decreto vero e portarlo in Parlamento per discuterlo. Ma il mirino è su Conte visto che Renzi sostiene che non si può incidere e impattare sulla vita delle persone fino ad arrivare al punto che decide il Presidente del Consiglio chi si può vedere e chi non si può vedere. La limitazione, per Renzi, era accettabile quando le terapie intensive scoppiavano e i medici avevano la terribile scelta di dovere decidere chi intubare e chi no.

Ora che non si è più in quella situazione, Renzi afferma che non si può considerare in questo modo la libertà che è un bene che non vale meno della salute.

Sempre ieri, attraverso un tweet, Renzi ha sintetizzato e ribadito il suo pensiero scrivendo che 'non si possono considerare gli italiani come bambini, non si può mettere in discussione se si incontra Tizio o Caio perché questo non compete allo Stato'.

Renzi: sbagliate anche le mancate aperture su base regionale

Per il leader di Italia Viva sono sbagliate anche le mancate riaperture su base regionale. Renzi ipotizza anche che sia stata fatta una scelta su un calcolo politico, ma afferma che è una scelta sbagliata anche perché ridà voce a Salvini che in questo momento, nell'opinione di Renzi, è all'angolo.

Il Presidente del Consiglio, secondo il leader di Italia Viva, non deve ora guardare agli indici di gradimento, ma i parametri che contano sono l'andamento del Pil, la situazione economica e il numero di posti di lavoro.

Come noto, Renzi, da tempo sostiene che la ricetta per il Paese sia quella di riaprire e ripartire. Per l'ex Premier il rischio è che l'Italia esca da questa situazione in uno scenario catastrofico dal punto di vista economico. E, rivolto a Palazzo Chigi, sottolinea che la ripartenza è troppo lenta, non ci si rende conto che in autunno ci sarà 'una carneficina' di posti di lavoro.

Le parole di Renzi indicano che la tregua da coronavirus nella maggioranza è finita e il leader di Italia Viva, in un post su Facebook, dà appuntamento a Conte giovedì in Senato.