Duro j'accuse di Matteo Renzi nei confronti dell'Esecutivo e del Premier Giuseppe Conte. Secondo il senatore fiorentino, ex Presidente del Consiglio dei Ministri, ora in maggioranza con "Italia Viva", il nuovo Dpcm sarebbe uno "scandalo costituzionale". Secondo l'ex leader del Pd nel testo ci sono molte cosa da rivedere, sia a livello prettamente politico che economico: "Non possiamo calpestare i diritti costituzionali"-
Una delle prime cose che tiene a sottolineare Renzi - in un'intervista rilasciata a Repubblica - è che il decreto del 26 aprile delegherebbe al comitato tecnico-scientifico una scelta che dovrebbe essere Politica, ovvero quella di riaprire il Paese.
Bisogna "contemperare i rischi" - queste sono le parole dell'ex Premier, il quale sostiene che lo scienziato dice soltanto che c'è un problema di salute poi però spetta alla politica decidere come affrontarlo.
Renzi: 'Mancata regionalizzazione delle misure è scelta sbagliata'
Il leader di "Italia Viva" ritiene inoltre che la mancata regionalizzazione dei provvedimenti sia stata una scelta sbagliata, "e se fosse politica sarebbe controproducente, perché serve a Salvini, che invece era in un angolo. Un presidente del Consiglio non deve guardare gli indici di gradimento, ma il numero dei posti di lavoro, l’andamento del Pil, le previsioni internazionali". Secondo il concetto espresso da Renzi ogni zona d'Italia ha una situazione diversa, per questo non si possono mettere sullo stesso piano ad esempio la regione Umbria e la provincia di Piacenza.
Matteo Renzi poi prosegue "Secondo una stima di Goldman Sachs il lockdown italiano è stato il più duro di tutti", così ha riferito Renzi nell'intervista sul noto quotidiano Repubblica. Per questo secondo l'ex Presidente del Consiglio bisogna guardare l'andamento del Pil e le previsioni internazionali, anche perché, sempre secondo lui, c'è il pericolo che le nazioni che si liberano adesso dal blocco totale per contenere la pandemia possano strapparci fette di mercato abbastanza consistenti.
L'ex Premier: 'Il problema continuerà per un anno'
Matteo Renzi ha poi proseguito nel suo discorso, ritenendo che - alla fine di tutta questa vicenda - qualcuno dovrà pur pagare degli errori che sono stati commessi. Il politico fa l'esempio dei medici, che a suo dire sono stati mandati a lavorare senza le protezioni necessarie per proteggersi.
Se il blocco continuerà, Renzi ritiene che si possano perdere interi settori produttivi e suppone che il problema sul piano sanitario resterà almeno per un altro anno.
Il senatore si è espresso anche sulle polemiche scaturite tra il Governo e la Cei sulla questione delle messe all'interno nelle chiese, dicendosi contento che Conte su questo punto abbia cambiato idea. "La libertà non vale meno della salute", così ha concluso la sua intervista Matteo Renzi, il quale riguardo al Dpcm afferma: "Trasformiamo il testo in un decreto e portiamolo in Parlamento".