Giuseppe Conte resta per il momento saldamente alla testa del Governo giallorosso. Ma, da mesi ormai, si succedono vorticosamente le ipotesi su una sua imminente caduta e sul nome del suo successore a Palazzo Chigi. Quello di Mario Draghi è sicuramente il più citato dai mass media. Ma anche diverse forze politiche, compresa la Lega di Matteo Salvini, hanno pubblicamente tessuto le lodi dell'ex Presidente della BCE. Chi invece considera ormai superata l'ipotesi Draghi è Luigi Bisignani.

In un fondo pubblicato dal quotidiano Il Tempo domenica 3 maggio, ripreso dal sito di Nicola Porro, l'uomo noto per i suoi trascorsi rapporti con la Loggia massonica P2 di Licio Gelli, definito comunemente come un "faccendiere", snocciola alcuni nomi del possibile nuovo Premier al posto di Conte.

Tutti politici, compreso Pier Ferdinando Casini.

Bisignani: 'Eminenti costituzionalisti schierati da Mattarella per il colpo finale a Conte'

Per il solitamente ben informato Luigi Bisignani non ci sono dubbi: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrebbe già schierato "a bordo ring" una squadra di "eminenti costituzionalisti" che godrebbero della sua stima, allo scopo di sferrare il "colpo finale a Conte". Secondo il faccendiere, al Quirinale starebbero da qualche tempo analizzando i "profili" del papabile successore di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

Dopo il no di Draghi, scartate le ipotesi Colao e Cartabia

Considerato anche il "no secco" pronunciato proprio da Mario Draghi, il favore di Mattarella andrebbe solo verso quelle che Bisignani individua come "figure politiche".

In questo senso, il collaboratore de Il Tempo rivela che sarebbe stata ormai nettamente "scartata l’ipotesi di novelli para guru alla Vittorio Colao", il capo della task force messa in piedi dal Governo per programmare la Fase 2 dell'emergenza.

Ma nemmeno i nomi di altri "esponenti delle istituzioni", come quello della Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, sarebbero utili alla bisogna secondo Bisignani.

'Governo di larghissime intese' per il dopo Conte

A questo punto allora, prosegue Bisignani, i nomi più adatti per quello che battezza come un "Governo di larghissime intese" sarebbero tre o, al massimo, quattro. Praticamente tutta la catena di comando del Pd che va dal segretario Nicola Zingaretti, passa per il Ministro della Cultura Dario Franceschini, e finisce al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

In alternativa ad uno di questi tre, a Palazzo Chigi potrebbe finire con un colpo di teatro persino Pier Ferdinando Casini, politico di lungo corso ex DC ora nel Pd. Ma, si chiede per concludere Bisignani, "quale potrebbe essere il grimaldello che permetterà a Mattarella, a fine estate, di sfrattare da Palazzo Chigi Conte?". La risposta che si dà lui stesso è duplice: dare vita ad un "Governo-lampo di sanità pubblica" e la possibile caduta del Pil.