Il ritorno in Italia di Silvia Romano si è tirato dietro una scia infinita di polemiche. Protagonisti di uno scontro al curaro sul web sono stati anche Vittorio Sgarbi e Andrea Scanzi. Il critico d’arte, nella serata di domenica 10 maggio, ha fatto sussultare i frequentatori dei social network con un post in cui ha chiesto espressamente di arrestare le giovane cooperante per il reato di concorso esterno in associazione terroristica. Silvia Romano, infatti, durante la sua prigionia in Somalia, si sarebbe convertita alla religione islamica, come dimostrerebbe anche l’abbigliamento indossato dalla ragazza al momento del suo sbarco a Ciampino.

Una provocazione, quella sgarbiana, che ha mandato su tutte le furie Scanzi, il quale ha proposto di arrestare invece proprio Sgarbi. La risposta del parlamentare non si è fatta attendere: “Non lo vogliono perché porta male”.

Vittorio Sgarbi contro Silvia Romano ‘amica’ dei terroristi

Come se non fossero già bastate tutte le polemiche sorte nella giornata di ieri, in serata ci si è messo pure Vittorio Sgarbi a sparare la sua bomba social. Se la mafia e il terrorismo rappresentano due facce della stessa medaglia- questo il pensiero di Sgarbi espresso sulla sua pagina Facebook - e se Silvia Romano si fosse davvero convertita all’islam radicale andrebbe “arrestata per concorso esterno in associazione terroristica”.

Dunque, conclude il politico, “o si pente” oppure deve essere considerata “complice dei terroristi”.

La rabbia di Scanzi: ‘Moralmente oltre ogni vomito’

Parole durissime, quelle pubblicate sui suoi canali social da Vittorio Sgarbi, che hanno offerto la ghiotta occasione per replicare ad Andrea Scanzi. Il giornalista del Fatto, già scatenato a censurare i titoli sul caso Silvia Romano dei quotidiani di destra come Libero e Il Giornale, considerati come minimo razzisti, non ci ha più visto dopo aver letto il post del critico d’arte.

“Quando l’arteriosclerosi arriva, non ha pietà. Arrestate Vittorio Sgarbi, o quel che ne resta. È moralmente oltre ogni vomito”, ha messo nero su bianco su Fb.

Sgarbi e Scanzi ai ferri corti a causa di Silvia Romano

Quasi scontata, a quel punto, anche la controreplica di Sgarbi. Sempre su Facebook, il parlamentare si è lasciato andare ad uno sfogo molto offensivo nei confronti del suo interlocutore, dimenticando persino il motivo del loro scontro, ovvero Silvia Romano.

“Poveretto, da quando l’ho tramortito non si è più ripreso. È come un pugile suonato. Mai un pensiero, mai un’idea”, ha sentenziato Vittorio Sgarbi. Poi, evidentemente non pago per la pariglia resa, ha proseguito alzando ancora di più il livello delle offese nei confronti di Scanzi scrivendo della alopecia che lo avrebbe colpito, insinuando che si lavi poco arrivando persino ad emanare un "cattivo odore". Per non parlare della presunta vocazione di Scanzi a "leccare" i politici, come nel caso del Premier Giuseppe Conte. "Non lo vogliono perché porta male", questa la stoccata finale.