Nella tarda serata di giovedì 26 giugno, la commissione Contenziosa del Senato ha accolto il ricorso presentato dagli ex parlamentari sul taglio dei vitalizi annullando la relativa delibera. Tre i voti a favore e due i contrari, quelli dei senatori della Lega, Simone Pillon e l’ex cinquestelle Alessandra Riccardi. Lo stop al provvedimento ha suscitato sconcerto tra i banchi del Movimento 5 stelle e del Pd portando invece una certa soddisfazione nell'avvocato degli ex parlamentari promotori dell'iniziativa, Maurizio Paniz: "Ripristinato lo stato di diritto".
I motivi dell'annullamento della delibera
Il primo a dare la notizia all'Ansa è stato proprio Paniz, ex parlamentare e avvocato, che ha spiegato anche i motivi giuridici che hanno portato la commissione allo stop del taglio dei vitalizi. Secondo Paniz la delibera non è conforme alla giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell'Unione Europea per una serie di motivi: per essere conforme ai diritti vigenti, il taglio non avrebbe dovuto essere retroattivo mentre questo lo era, non avrebbe dovuto avere effetti perenni mentre la delibera li aveva e non doveva riguardare una sola categoria ma essere 'erga omnes', mentre la delibera colpiva solo gli ex parlamentari.
La riduzione inoltre avrebbe dovuta essere ragionevole, mentre questa superava l'8%, e la delibera avrebbe dovuto infine precisare dove sarebbero finiti i risparmi derivanti dal taglio agli importi.
Lo sdegno del Movimento 5 stelle
Lo stop al taglio dei vitalizi, uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 stelle, ha portato su tutte le furie il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che si è definito senza parole. Di Maio ha ribadito che se ci sono degli interessi da tutelare sono quelli dei cittadini che hanno sofferto in questi mesi per la pandemia.
Per il capo politico ad interim del movimento, Vito Crimi, si tratta di un vero e proprio "schiaffo al Paese" che è in sofferenza. Il movimento non mollerà comunque la presa e cercherà in ogni modo di sovvertire quanto stabilito fanno sapere i vertici del M5S.
Non si è fatta attendere nemmeno la reazione del vice ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, che si è detto amareggiato e schifato, affermando che certa gente dovrebbe vergognarsi.
Lo sconcerto del Partito democratico
Anche il Partito democratico è intervenuto nella vicenda facendo sapere di essere totalmente contrario alla decisione assunta dalla commissione Contenziosa del Senato. Quando la questione venne affrontata nel 2018, alcuni rappresentanti del Pd proposero una soluzione alternativa che non fu accolta dalla maggioranza dell'epoca. Per il vice presidente di Palazzo Madama, Anna Rossomando, si trattava di una soluzione che non avrebbe messo in questa condizione di disagio il Senato.
Il Commissario Europeo ed ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni ha commentato la decisione con un filo d'ironia, affermando che il mondo stava aspettando che l'Italia tornasse a litigare sui vitalizi.
Molto più soft è stata la reazione del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha affermato che il Carroccio cercherà di modificare la decisione assunta.