Alessandra Riccardi ha lasciato il Movimento Cinque Stelle. L'avvocato di Cinisello Balsamo, eletta al senato nel 2018, è passata alle Lega. Ora possono esserci conseguenze importanti nella maggioranza di governo. Oltre ai numeri in aula anche in alcune Commissioni il suo abbandono potrà risultare dannoso per i partiti che danno il sostegno a Conte. Nei prossimi due giorni inoltre sarà valutata la norma sulla legittimità del taglio dei vitalizi.
M5S, l'abbandono di Riccardi
Con il passaggio di Riccardi nelle file della Lega, i numeri per Conte al senato sono ancora più risicati.
Attualmente infatti, sommando i 95 senatori del M5S insieme a quelli di Partito Democratico, Italia Viva, Liberi e Uguali, Maia, e Autonomie si arriva alla quota di 160, uno in meno rispetto alla maggioranza assoluta al senato fissata a 161. Se la maggioranza in Aula potrebbe essere in bilico anche nelle Commissioni di cui è membro Riccardi si potrebbero correre dei rischi.
La Senatrice infatti fa parte della Commissione Giustizia, della Commissione Finanze e Tesoro, e della Giunta delle Immunità. Ed inoltre è membro della Commissione Contenziosa, che nelle prossime ore ha il compito di valutare la legittimità del provvedimento sul taglio dei vitalizi voluto due anni fa.
Taglio dei vitalizi a rischio?
La Commissione Contenziosa è un organo di primo grado che è convocato nella giornata di domani e dopodomani. Dovrà decidere sulla legittimità del taglio degli assegni per gli ex senatori. La misura, tra i cavalli di battaglia del programma del Movimento Cinque Stelle, potrebbe essere a rischio.
In questa Commissione il presidente è Giacomo Caliendo di Forza Italia e troviamo inoltre Simone Pillon (Lega) e appunto Alessandra Riccardi.
Secondo il Fatto Quotidiano "l’esclusione del M5S dalla partita su vitalizi è definitiva". In questa commissione infatti i membri sono inamovibili e restano in carica per cinque anni a prescindere dal gruppo a cui aderiscono.
Discorso diverso invece per le altre commissioni parlamentari che sono rinnovate dopo i primi due anni della legislatura.
Anche all'interno della Giunta per le autorizzazioni a procedere c'è questa regola molto ferrea: i membri non possono rifiutare l'incarico e nemmeno dare le dimissioni a meno che siano impossibilitati a prendere parte alle sedute per motivi gravissimi e per un prolungato periodo di tempo. In questa giunta la presenza dei Senatori del M5s si è ridotta sensibilmente: ad inizio legislatura avevano infatti ben 7 rappresentanti, mentre oggi sono ridotti a 4. Oltre a Riccardi infatti c'è stato il cambio di casacca per i Senatori Mario Giarrusso e Gregorio De Falco, passati al Gruppo Misto.