Trascinato di peso dai commessi e accompagnato dal coro "Vergogna, vergogna". In questo modo si è conclusa la giornata a Montecitorio dell’onorevole Vittorio Sgarbi, espulso dalla presidente di turno Mara Carfagna durante le dichiarazioni precedenti il voto definitivo sul decreto Carceri.

Il critico d’arte, durante il suo intervento, aveva rivolto un duro attacco ai magistrati definendoli "mafiosi" e chiedendo che venisse istituita una commissione di inchiesta per quella che ha definito 'la nuova tangentopoli', con un chiaro riferimento alle accuse di corruzione nei confronti del pm Luca Palamara.

L'indignazione di Giusi Bartolozzi (Forza Italia)

Parole che hanno subito suscitato indignazione da parte dei suoi colleghi deputati, in particolare della deputata, nonché magistrata, Giusi Bartolozzi di Forza Italia, che ha chiesto l’intervento della presidente di turno Mara Carfagna. "Sentire da un collega che la magistratura tutta è mafiosa, a me fa inorridire", le parole della deputata che hanno fatto perdere le staffe a Sgarbi, che ha cercato prima di difendersi: 'Non era tutta, ma parlavo di Cossiga e Palamara', per poi passare agli insulti.

Vittorio Sgarbi allontanato dall'Aula di Montecitorio

A questo punto, la presidente ha richiamato all’ordine il critico d’arte per due volte, prima di invitarlo ad abbandonare l’Aula.

"Lei non può offendere i suoi colleghi, le chiedo di allontanarsi dall’Aula", l’invito inascoltato di Mara Carfagna tra gli applausi degli altri onorevoli. A questo punto, Sgarbi si è seduto prima negli scranni di Fratelli d’Italia e poi in quelli della Lega, rifiutando di lasciare l’emiciclo.

Inevitabile l’intervento di quattro commessi che sono stati costretti a sollevare di peso il critico d’arte accompagnandolo fuori, mentre gli altri deputati gli urlavano "Vergogna, vergogna":

La replica di Sgarbi su Facebook

Gli attacchi di Sgarbi sono poi proseguiti su Facebook, sia nei confronti di Giusi Bartolozzi che di Giulia Sarti del M5S.

Alla magistrata, eletta nello stesso partito del critico d'arte, è partito un attacco su come sia nata la sua carriera Politica: 'Non si può, come fa Giusi Bartolozzi, difendere astrattamente la magistratura senza ricordare di essere stati candidati dalla vittima più bersagliata della magistratura italiana, Silvio Berlusconi'.

Parole ancora più dure nei confronti dell'esponente del Movimento 5 Stelle, che lo aveva definito indegno di stare in Parlamento: 'La Sarti? Senza lo stipendio di parlamentare può solo lucidare scodelle', le parole di Sgarbi.