Pietro Senaldi con un articolo su Libero ha dato una lettura Politica di quanto è avvenuto negli ultimi giorni sull'asse Palazzo Chigi-Quirinale. I protagonisti della sua analisi sono ovviamente Sergio Mattarella e Giuseppe Conte. Tutto nasce dalle dichiarazioni rese dai due in contesti differenti. Il presidente della Repubblica ha parlato in occasione della seconda giornata del Forum Ambrosetti di Cernobbio.
Il premier, invece, lo ha fatto alla festa de Il Fatto Quotidiano.
Mattarella ha parlato al Forum Ambrosetti a Cernobbio
Pietro Senaldi e il suo giornale non sono mai teneri nei confronti del governo. E anche in questa circostanza si nota il punto di vista critico nei confronti dell'esecutivo e del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tutto nasce da quelle che sono state le dichiarazioni rese dall'inquilino del Quirinale a Cernobbio. In particolare il capo dello Stato ha dato l'idea di voler invitare quanti dovranno predisporre il piano di ripresa economica de Paese a fare in fretta. Una richiesta di solerzia che trova la lettura di Pietro Senaldi, il quale vede nel modo di esprimersi di Mattarella una sorta di critica nei confronti dell'esecutivo.
"Il Colle - ha scritto - ha invitato il governo e chi lo guida a darsi una sveglia, perché gli italiani non ne possono più". "Qualsiasi altra persona - ha proseguito - che si fosse sentita strapazzare in questo modo dal capo dello Stato si sarebbe sotterrata".
Senaldi offre una rilettura che sembra un attacco Conte
Non, però, Giuseppe Conte, secondo quanto descritto nella ricostruzione giornalista . Senaldi evidenzia come il premier saprebbe "scivolare sul fango con l'abilità di un surfista". Un'idea che nasce dal fatto che il premier ha avuto un vero e proprio endorsement verso il capo dello Stato, per il quale ha manifestato consenso in vista di un eventuale settennato bis, unitamente a importanti dichiarazioni di stima.
Circostanze che generano la rilettura della situazione di Pietro Senaldi. "Il premier - ha scritto - ha fatto una preghiera e una promessa al presidente: tienimi in piedi anche se M5s e Pd mi mollano, rinuncia alla tentazione di governi tecnici e io ti ripagherò con la conferma di un mercante". Una ricostruzione audace e frutto del pensiero del giornalista ma che si basa sul fatto che un'eventuale prosecuzione del Conte 2 porterebbe l'attuale Parlamento all'elezione del nel 2022. Singolare anche la valutazione della cosa da parte del giornalista: "Un baratto degno di un mercante da suk, che tratta la Costituzione come un foglietto di appunti e millanta di poter muovere il Parlamento senza avere neppure un deputato".