Lello Ciampolillo è sicuramente uno dei protagonisti della politica italiana in questi ultimi giorni. Nel corso del voto di fiducia per il governo Conte, effettuato lo scorso martedì 19 gennaio, il senatore del gruppo Misto ha infatti votato la fiducia al fotofinish, dopo essere stato riammesso dalla Presidente Casellati con l'utilizzo della moviola. Nelle ultime ore, il politico ha rilasciato un'intervista al programma radiofonico La Zanzara.
Qui, il senatore ha parlato della pandemia da Covid-19, affermando che per contrastare la malattia è meglio essere vegani piuttosto che farsi vaccinare.
Ciampolillo annuncia che non si farà il vaccino
Nel corso dell'intervista, Ciampolillo ha dichiarato di essere per la libera scelta e che per questo non farà il vaccino visto che potrebbe causare danni collaterali. Secondo il senatore, infatti, vi sarebbero "delle evidenze già pubblicate" in diversi studi: il vaccino provocherebbe delle "paralisi facciali" e, addirittura, delle morti. Per questo, Ciampolillo si dice convinto del fatto che il vaccino non è e non sarà la soluzione che permetterà a tutti noi di uscire dall'emergenza sanitaria.
La scienza smentisce le tesi negazioniste di Ciampolillo
Le evidenze scientifiche in materia di vaccini, in realtà, mostrano come le reazioni allergiche gravi relazionate alle iniezioni siano molto rare: negli Stati Uniti, ad esempio, sono stati riscontrati 21 casi su 1,893,360 dosi. I dati sono stati pubblicati dal centro governativo Center for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti.
'I vegani si difendono meglio dalla Covid'
Sempre nel corso dell'intervista Campolillo ha continuato ad esporre tesi senza alcun fondamento scientifico. Secondo il senatore, una delle priorità dovrebbe essere quella di puntare sulle difese immunitarie personali. A tal proposito ritiene fondamentale essere vegani: "Io sono vegano e ho delle difese immunitarie altissime", afferma.
Per il politico, infatti, le persone che hanno scelto una dieta vegana sarebbero in grado di difendersi meglio dalla Covid, in quanto in possesso di difese immunitarie pressoché perfette. Per questo motivo, Ciampolillo ha anche affermato di aver consigliato al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di diventare anch'esso vegano: "L'ho suggerito per stare meglio". Anche in questo caso Ciampolillo non ha fornito alcuna evidenza scientifica del fatto che una dieta vegana difenda le persone dalla malattia causata dal Coronavirus.
La verità sulla dieta vegana e il Covid
A novembre un gruppo di medici britannici ha chiesto al governo di promuovere una dieta vegana in modo da diminuire i casi di Covid più gravi.
Infatti una dieta povera di carne e di grassi animali riduce il tasso di obesità, l'ipertensione e le malattie cardiache, tutti fattori che aggraverebbero il decorso della malattia. Al contrario, non esiste alcuno studio scientifico che provi le affermazioni di Ciampolillo ovvero che i vegani avrebbero maggiori protezioni contro il Covid. Anzi esistono diversi casi di vegani che si sono infettati e hanno avuto la malattia. Infine il vaccino rimane l'unica arma sicura, insieme alle mascherine e al distanziamento sociale, per fermare la pandemia.
La fiducia a Conte: non mi hanno promesso nulla in cambio
Infine il senatore è anche tornato sui momenti in cui ha scelto di votare a favore dell'esecutivo.
In tal senso ha escluso che il suo voto sia arrivato perché, in cambio, gli è stato promesso qualcosa. Semplicemente, il ritardo è dovuto al fatto che si è preso "il tempo necessario" per decidere e, alla fine, ha optato "per il bene della Nazione".