Dopo settimane di ostruzionismo, polemiche e pressing, il 28 aprile è stato calendarizzato dalla commissione Giustizia del Senato il disegno di legge Zan contro l'omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, mentre nelle prossime settimane verrà delineato il calendario dei lavori. In questi ultimi mesi, soprattutto il partito della Lega si era opposto all’approvazione del Ddl ostacolandone l'esame, grazie anche all’impegno del senatore leghista Simone Pillon, il quale aveva aspramente criticato il Disegno di legge proposto dal deputato del Pd Alessandro Zan.

Lo sblocco del Ddl Zan

"La legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in commissione Giustizia al Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del parlamento per l'approvazione definitiva", ha commentato su Twitter il deputato Alessandro Zan. A Palazzo Madama la calendarizzazione del Ddl Zan è passata con 13 voti favorevoli e 11 contro, non è ancora stata stabilita una data, ma la commissione ha valutato delle disposizioni tramite le quali sarà delineato un calendario più dettagliato. Nelle prossime settimane verrà riconsultato il disegno e, nel caso in cui si arrivasse all'approvazione, verrà convertito in legge.

Scoppio di polemiche e post di approvazione sui social

Con la calendarizzazione del ddl Zan sono arrivate le polemiche. La Conferenza episcopale italiana (Cei) si è mostrata dubbiosa sull’approvazione del disegno: "Troppi dubbi, serve un dialogo aperto senza pregiudizi. Una legge che intende combattere la discriminazione non può perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna".

La Cei già nel giugno del 2020 si era espressa in merito alla proposta di legge Zan, affermando che non servissero ulteriori leggi, in quanto per i vescovi esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprimere i comportamenti violenti.

Ulteriori polemiche sono scoppiate in seguito alla scelta del senatore leghista Ostellari come relatore del provvedimento.

Una delle critiche arriva dal profilo Twitter dell’esponente Pd Laura Boldrini: “Calendarizzato in senato il Ddl Zan. Era ora! Ma il fatto che il leghista Ostellari nomini se stesso come relatore è un atto di prepotenza per perdere altro tempo”.

Dall’altra parte, il gruppo di Italia Viva in Senato si dice soddisfatto del proprio operato in merito alla calendarizzazione in commissione, definendolo un passaggio fondamentale per l'approdo di una legge che ''spetta al Paese''. Nel frattempo sui social sono state lanciate diverse campagne ed iniziative a favore della legge Zan, tramite email bombing, hashtag che recitano “Diamociunamano” ed una petizione che ha raggiunto al momento le 300mila firme.