La cabina di regia del 22 luglio ha stabilito che dal 6 agosto il green pass sarà obbligatorio per potere accedere a ristoranti al chiuso, cinema, palestre e altri luoghi affollati. Ma ciò non vale per gli italiani vaccinati in Gran Bretagna: essi non potranno godere dei privilegi del green pass in Italia, perché nel nostro paese i vaccini inoculati in Gran Bretagna non sono considerati equivalenti a quelli utilizzati in Italia, pur essendo gli stessi.
Il caso degli italiani in Gran Bretagna
Ricordando che in Gran Bretagna risiede la maggior parte della comunità italiana all'estero, centinaia di migliaia di italiani rischiano di rimanere esclusi dai benefici previsti dal green pass in Italia, pur essendosi vaccinati.
Il motivo risiede nell'aver ricevuto il siero non in Italia, ma in Gran Bretagna. L'Italia rimane, infatti, uno dei pochi paesi che non riconosce l'equivalenza tra i vaccini somministrati in Italia e quelli in Gran Bretagna. La stranezza è che i vaccini inoculati nei due paesi sono gli stessi, ossia AstraZeneca e Pfizer, entrambi approvati dall'Ue. Al contrario, altri 19 paesi dell'Ue riconoscono tale equivalenza, ritenendo validi i sieri somministrati dal sistema sanitario britannico; tra questi la Spagna, la Francia, la Germania e la Grecia, dove basta esibire la certificazione dell'avvenuta vaccinazione per avere il via libera alle varie attività.
Campagna vaccinale inglese di successo, ma chi rientra non potrà mangiare nei ristoranti
Molti italiani residenti in Gran Bretagna avevano l'intenzione di ritornare in Italia ad agosto, per vacanza o per andare a trovare amici e parenti. Così facendo, però, rischiano di non poter mangiare in ristoranti al chiuso né di poter accedere ad altri luoghi affollati, il via libera ai quali è permesso solo dal possesso del green pass.
Sono stati molti gli italiani a beneficiare del grande successo della campagna vaccinale britannica. Oltremanica, infatti, sembrano non esistere no vax, nemmeno tra i politici, per cui la campagna vaccinale è stata caratterizzata da una rapida partecipazione da parte dei più, grazie anche a un mancato peso dato agli allarmismi sui potenziali rischi dei vaccini.
La testimonianza
Riportiamo la testimonianza di un'italiana residente in Gran Bretagna: "Noi che ci siamo premurati di farci vaccinare per viaggiare in tutta sicurezza, ci troviamo nella stessa situazione di chi invece non può o non vuole essere vaccinato". La testimone lamenta anche la mancata gratuità dei tamponi, necessari a questo punto per viaggiare, data l'inutilità del vaccino ai fini del green pass. Effettuare un tampone in Gran Bretagna, infatti, costa almeno 60 sterline: basti pensare che sono necessari più tamponi se le vacanze durano vari giorni, perché il green pass con il tampone ha una validità di sole 48 ore.