In Italia il Super Green Pass, che prevede una stretta sui non vaccinati a partire dal 6 dicembre 2021, è stato votato all'unanimità dal Cdm del Governo Mario Draghi e in merito alla misura si dice in dissenso Giorgia Meloni. A detta della leader di Fratelli d'Italia il decreto è da ritenersi "uno strumento divisivo" mentre per Enrico Letta è una: "Scelta di libertà, per evitare la situazione tragica di Austria e Germania".
La Politica si è detta scettica rispetto all'efficacia del modello "2G" del green pass approvato. Ha rimarcato di non credere che una misura volta al potenziamento della campagna vaccinale possa da sola rivelarsi efficace in materia di contrasto della pandemia.
Come già proposto dal suo partito al governo Draghi, a suo avviso l'esecutivo dovrebbe impegnarsi anche su altri fronti. Ad esempio, adoperarsi per il potenziamento dei mezzi pubblici.
Enrico Letta esulta per l'approvazione del Super Green Pass
Il governo compatto esulta per l'approvazione del decreto legge che prevede l'adozione del Super Green Pass. Il segretario del Partito democratico è intervenuto dopo l'approvazione del Consiglio dei ministri: 'Più sicurezza vuol dire più libertà. Il governo ha fatto la scelta giusta per non cadere nella situazione di Austria e Germania, bisogna mantenere serietà e rigore'.
La leader Fratelli d'Italia interviene sul nuovo decreto
Giorgia Meloni ha parlato alla stampa fuori la sede di Fratelli d'Italia, a Roma: "Io continuo a credere che il Green Pass non si sia rivelato risolutivo.
Ricordo quando ci è stato detto che il green pass avrebbe garantito la libertà. Noi, adesso, invece continuiamo a parlare di zone rosse, di lockdown decisi a livello territoriale e di misure che poco hanno a che fare con il ritorno alla normalità".
Le proposte di Fratelli d'Italia
A detta della leader di Fratelli d'Italia il Super green pass è finalizzato al potenziamento della campagna vaccinale.
Il che, a suo avviso, non è l'unico obiettivo cui dovrebbe puntare l'esecutivo, per contrastare la pandemia: "La campagna vaccinale da sola - sapevamo - che non avrebbe risolto. Abbiamo chiesto al Governo di occuparsi di altri temi. Come la messa in sicurezza dei mezzi pubblici, della scuola, il tema della ricerca concentrata sulla cura per il Covid, la messa in sicurezza degli anziani".
Prosegue, rimarcando il dissenso sul decreto, votato dagli alleati del centrodestra, Lega e Forza Italia, al Cdm (Consiglio dei ministri, ndr): "Si continua ad andare dritti sulla stessa strada che non ha dato i risultati che si speravano. Oltretutto lo si fa con uno strumento divisivo. Volutamente, per distogliere l'attenzione da queste mancanze".
Super Green Pass in vigore dal 6 dicembre
Il 24 novembre 2021 è stato varato in Italia il decreto sul Super Green Pass, in materia di prevenzione del Covid 19. Il provvedimento in versione " 2G" (il green pass ottenibile con la guarigione dal covid-19 e il vaccino, ndr) prevede il via libera ad alcune attività ludiche, ricreative, turistiche, ristorative, sociali e culturali, sportive per i soli vaccinati e guariti.
Tra queste, rientrano bar e ristoranti (autogrill inclusi, ndr), mostre e musei, palestre e piscine, discoteche e sale giochi, cinema e teatri e stadi, alberghi, parchi di divertimento (per l'accesso dei clienti a bar e ristoranti, ndr), centri sociali e culturali con servizi catering, feste con catering, anche se all'aperto. L'obbligo vaccinale della terza dose sarà esteso, oltre al comparto sanitario e alle Rsa, alla sicurezza, difesa e personale della scuola, a partire dal 15 dicembre 2021. Mentre non è previsto obbligo vaccinale né green pass per gli under12.
Il super green pass non varrà per i servizi essenziali, luoghi di lavoro, bus e metro. Per tali attività, infatti varrà il modello base "certificazione verde 3G".
Ovvero, in questi casi la certificazione verde la si può ottenere anche con un tampone (antigenico e molecolare, ndr), nel caso in cui non si è vaccinati o non si abbia contratto il virus. Il green pass base sarà richiesto anche sui treni regionali e interregionali, treni a lunga percorrenza e alberghi, spogliatoi per l'attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale. Le attività e i luoghi per cui è richiesto il Green Pass "semplice", quindi un tampone negativo, in zona gialla e in zona bianca - in base al decreto legge 172/2021- sono: fiere, convegni, congressi, mense, concorsi pubblici, centri termali (ma per attività terapeutiche e riabilitative non è richiesto, ndr), sale giochi e sale scommesse e sale bingo, parchi divertimento, alberghi (compresi ristoranti se riservati ai clienti), piscine, palestre, impianti sciistici, musei, centri culturali e ricreativi.
La validità del decreto è prevista dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 e in tutte le zone, a prescindere dal colore di rischio, bianca, arancione, rossa. Il limite del lasciapassare verde è ridotto a 9 mesi.