L'aumento delle spese militari è al centro del dibattito politico italiano in questi giorni. Oltre a Giuseppe Conte e a gran parte del Movimento Cinque Stelle, anche il deputato Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, si dice contrario all'aumento degli investimenti in armamenti.

Fratoianni su aumento spesa militare: 'Scelta irragionevole'

L'aumento delle spesa militari è al centro dell'agenda del governo Draghi. L'aumento dovrebbe essere portato al 2% del Pil, secondo quanto prevedono gli accordi stipulati con la Nato. Oltre al M5s, la cui posizione contraria è un ostacolo alla stabilità del governo, anche Sinistra Italiana non è d'accordo.

Intervistato da Fanpage il segretario di SI Nicola Fratoianni sostiene che questa scelta sia "semplicemente irragionevole e incomprensibile, specie in un momento come questo'

Secondo il deputato infatti il Paese ha bisogno di tutt'altro, come gli "investimenti in sanità, in cultura, in scuola". Aumentare quindi la spesa militare, già alta secondo il deputato, sarebbe incomprensibile e costituirebbe una "gigantesca sciocchezza". In gioco infatti c'è la prospettiva futura dell'Italia e dell'Europa.

Il no di Sinistra Italiana all'aumento delle spese militari

A preoccupare Fratoianni è anche il collegamento che viene fatto tra l'aumento delle spese militari e l'attuale guerra in Ucraina. A suo avviso infatti c'è un uso strumentale tra il conflitto in Ucraina e la corsa al riarmo.

Questo "è pericoloso" perché così facendo si considera la guerra "come l'orizzonte a cui abituarsi". E ciò significa rinunciare alla diplomazia: così facendo si indebolisce l'Europa, la quale dovrebbe avere un ruolo da "protagonista" nel percorso di pace.

Fratoianni reputa l'invio delle armi all'Ucraina come "una pessima scelta", suo avviso è preferibile di gran lunga la via diplomatica.

Ed è proprio su questo punto che l'Europa, Italia inclusa, secondo lui avrebbero fallito, preferendo "il linguaggio militare". L'aumento delle spese infatti altro non è che un "favore alle lobby dell'industria bellica". In particolare l'onorevole Fratoianni accusa il governo Draghi di ricalcare le posizioni del centrodestra, in particolare di Fratelli d'Italia che sostiene con forza l'aumento di queste spese.

Il ruolo dell'Italia nella crisi ucraina

Secondo Fratoianni l'Italia deve condurre un'azione ancora più energica sul piano delle sanzioni economiche alla Russia e al contempo della solidarietà in campo umanitario, costruendo corridoi per i civili. Quello che più lo sconcerta poi è l'assenza dell'Europa: l'Ue deve cercare infatti di essere il "soggetto in grado di costruire colloqui di pace" e avanzare una proposta risolutiva per la fine del conflitto.

Il parlamentare poi sottolinea come per fortuna l'Unione Europea abbia preferito per il momento la via della neutralità. Teme però che in futuro ci possa essere una "accelerazione della dinamica bellica con costi ulteriori", che cadrebbero sulla pelle dei civili.