Riapre, anche se solo per un'occasione particolare, il Bosco di Palo Laziale. L’oasi verde di Ladispoli, sul litorale a nord di Roma, chiusa da oltre 4 mesi a causa degli alberi malati che rischiano di cadere sui passanti, tornerà ad essere visitabile al pubblico in occasione della rappresentazione del presepe vivente.

L’evento, organizzato come sempre dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Ladispoli, nei giorni 1 e 6 gennaio tornerà agli antichi fasti. Infatti è prevista la partecipazione di un centinaio di figuranti che indosseranno i costumi dell’epoca della nascita di Gesù.

In questi giorni fervono gli interventi di bonifica del bosco, che sarà pulito e pronto ad accogliere i migliaia di visitatori che, come consuetudine, si affolleranno per ammirare il presepe vivente. Novità di quest’anno sarà il coinvolgimento delle scuole di Ladispoli che parteciperanno alla manifestazione, da sempre uno degli eventi più attesi dai cittadini.

Di recente, il Comune laziale era balzato agli onori della cronaca per una devastante tromba d'aria: per fortuna in questi giorni, invece, sta facendo parlare di sé per una bella iniziativa.

Intanto dal palazzetto comunale si assicura che il bosco di Palo Laziale, con l’arrivo del nuovo anno, sarà restituito alla popolazione. "Dopo alcuni interventi di bonifica dell’area verde – ha affermato il delegato al turismo e consigliere metropolitano Federico Ascani – possiamo garantire che il bosco tornerà alla gente di Ladispoli.

Le opere di sicurezza effettuate sugli arbusti dovrebbero essere sufficienti a garantire la riapertura ufficiale dopo l’appuntamento con il presepe vivente. L’amministrazione comunale farà di tutto per recuperare questo prezioso polmone verde del nostro territorio".

Due associazioni si occuperanno del bosco

Intanto il Comune ha lanciato il bando per assegnare la gestione dell’oasi: due le associazioni che si sono fatte avanti e che, di conseguenza, saranno chiamate ad occuparsi della sicurezza e della manutenzione del bosco, finora gestito dalla municipalizzata Ala Servizi.

L'unico interrogativo che assilla gli amanti della natura è la mancanza di certezze sull’arrivo dei fondi statali e regionali per avviare una completa opera di recupero della preziosa area verde. Tante parole ma, per ora, di denaro nemmeno l’ombra.