Picchia duro il manager Alessio Sundas. E lancia un "botto di Capodanno" destinato a fare non poco rumore a livello internazionale nel mondo del calcio. Nonostante il periodo festivo, infatti, dal cilindro del procuratore sportivo è balzata fuori l'ennesima proposta che rischia di mandare in subbuglio il pianeta football.

Il noto procuratore sportivo, responsabile della Sport Man, dopo aver acceso un vivace dibattito con la proposta alla Fifa e alla Uefa di rivedere i parametri che permettono l’utilizzo di giocatori extracomunitari nei club europei, ha deciso di mettere sul tavolo un'altra proposta-provocazione che sta già dividendo il mondo del calcio.

Infatti, dopo aver preso atto della mancata presa di posizione da parte dei vertici del football internazionale, che sembrano prigionieri delle paure e dell'immobilismo, il manager Sundas ha convocato la stampa ed ha parlato in modo forte e chiaro, consapevole di rappresentare un'ampia fetta del calcio italiano e straniero, visto che la Sport Man Procuratori Sportivi è un'agenzia che da anni cura gli interessi di centinaia di atleti in tutto il mondo.

"Via tutti i giocatori extracomunitari"

"Annunciamo che subito dopo Capodanno – ha detto Alessio Sundas– rilanceremo la nostra iniziativa con una proposta alternativa e ovviamente provocatoria. Se Fifa ed Uefa non comprenderanno che lo spettacolo sul rettangolo verde è frutto della presenza di giocatori extracomunitari come Icardi, Higuain e tanti altri, allora è meglio cancellare del tutto i giocatori non europei dal football del vecchio continente".

Il manager sa che questa proposta rischia di essere poco popolare e foriera di critiche verso la sua agenzia, ma come professionisti che operano nel mondo del calcio, gli agenti della Sport Man hanno spiegato alla stampa che non potevano assistere passivamente ad una situazione di crisi ormai perdurante nel football, con stadi sempre vuoti e sponsor in fuga.

"La Sport Man, in caso di rifiuto da parte degli organi calcistici internazionali alla nostra richiesta ufficiale di aumentare almeno al 50% la presenza di calciatori non europei nei club - ha aggiunto Sundas - proporrà allora di tornare all’antico. Ovvero senza atleti non europei nei club italiani, come accadeva in passato.

Sappiamo che è una proposta forte che farà rumore, ma se la Fifa non comprende che il mondo è diventato globale e che il mercato del lavoro è internazionale, allora è meglio un passo indietro. Con tutte le conseguenze del caso".