15 febbraio, Roma, Palazzo Degli Esami, zona Trastevere. E' proprio qui che è stata allestita la mostra "alive" in onore del pittore e artista olandese Van Gogh, che chiuderà i battenti negli ultimi giorni di marzo.
Cosa la rende una mostra fuori dal comune?
Non è la solita mostra noiosa di quadri appesi al muro con cornici obsolete, questo sembra chiaro già dal nome. Di certo non sarebbero state le opere del famoso artista ad annoiare gli ospiti, quanto la solita disposizione delle opere per stanza e periodi della vita di Van Gogh. Se vi aspettate tutto questo siete completamente fuori strada!
Questa volta è sbarcato qualcosa di completamente diverso ed innovativo. Si tratta infatti di una vera e propria mostra vivente. Come il nome fa intuire si entra in contatto direttamente con l'artista.
Come è strutturata?
Lo spazio espositivo è ben strutturato, sono perlopiù tre stanze molto spaziose dove si viene completamente circondati da proiezioni. Ebbene si, ogni singola opera è proiettata su enormi pannelli posti lungo i muri. Questi formano superfici irregolari dalle quali osservare, imparare ed entrare letteralmente in ogni dipinto e in ogni manoscritto di Van Gogh.
I colori sono eccezionali e moltissime sono le opere visualizzate, divise per periodi della vita dell'autore, per tematiche e per luoghi di visita o di residenza del pittore.
Non vengono spiegate una ad una, ma dopo una breve introduzione e spiegazione dello stato d'animo e fisico e caratteriale del momento predefinito di Van Gogh, vengono proiettate una ad una con delle animazioni spettacolari che non annoiano minimamente; anzi colpiscono e affascinano. Non mancano suoni, musiche e rumori per rendere l'esperienza sensoriale molto più completa.
Ci si sente completamente immersi nelle opere. Ne vale la pena? Si, e ancora si. Il prezzo del biglietto poi è concorrenziale con quello di altre mostre in giro per la città, ma non è cosa comune sentirsi così coinvolti come da questa esperienza. Van Gogh alive promossa a pieni voti, non perdetevela.