ROMA: La festa del papà è ormai alle porte e i bimbi, come da tradizione, si preparano a festeggiare il loro eroe con un piccolo dono - magari fatto con le loro manine - e una simpatica poesia in rima. La filastrocca scelta in una scuola materna dei Parioli, però non piace a tutti. Ed accende la polemica.
Sempre teso e preoccupato...
La filastrocca scelta dalla maestre per la festa del papà, il prossimo 19 marzo, parla di un papà perennemente teso, preoccupato e, talvolta, anche un po' arrabbiato. Un papà super impegnato - che non ha tempo libero e non riesce mai a stare un po' insieme ai propri figli- che arriva a sera distrutto.
E con un genitore del genere, un bimbo cosa può fare? Tirar fuori i giochi? Prendere i colori? Sfogliare un libro di fiabe? No, niente di tutto questo. Può solo "stargli accanto" e "abbracciarlo stretto stretto" sul divano oppure sul letto...
Quando i piccoli alunni hanno portato a casa la filastrocca sono scoppiate le polemiche (anche sui social). L'idea di un papà perennemente indaffarato che non vede l'ora di buttarsi sul divano (o di andare a letto) non è piaciuta un granché. E non sono solamente le mamme a criticare i versi. Anche una bimba si è rifiutata di impararla e recitarla: il suo papà non è così (trova sempre del tempo per lei e gli piace giocare). E, per questo motivo, in classe, è stata addirittura sgridata.
Preferivo fare l'uovo
Quando la piccola torna a casa, racconta alla mamma, Flaminia Festuccia, giornalista, quello che è successo a scuola. E la donna, che cura il blog che parla di gravidanza e di essere mamma "Preferivo fare l'uovo" decide di raccontare quanto è capitato in classe sulla pagina Facebook (seguita da più di 3550 persone).
La giornalista - che riporta per intero il testo della poesia in rima scelta per la festa del papà - ha spiegato che quando la bimba le ha recitato l'incipit della filastrocca è rimasta sbigottita. Quando ne ha parlato con la maestra si è sentita rispondere che ai bambini sono state proposte 3 filastrocche e sono stati proprio loro a scegliere il brano che parlava di un papà impegnatissimo e sempre stanco...
La motivazione, però non ha convinto del tutto l'autrice del post (e molti suoi follower).
Come è possibile, si chiedono in molti sul social, che ai nostri giorni vengano "imposti" ancora certi modelli: una mamma che sa solo stare a casa a cucinare e un papà che, invece, sta fuori tutto il giorno a lavorare per mantenere la famiglia?
Insomma, i versi - giudicati da molti una sequenza di luoghi comuni - sono stati definiti anacronistici.Sempre più spesso, infatti, i padri sostituiscono in molte attività le madri impegnate fuori casa. E sopratutto, i padri, oggi, sono molto diversi da quelli di 20 anni fa e, soprattutto, sono molto presenti nella vita dei loro piccoli.
Comunque, su una cosa tutti sono d'accordo: la bimba, che frequenta il secondo anno della scuola dell'infanzia, merita proprio un bel 10. Ha fatto bene a protestare!