È giusto che il circo faccia esibire gli animali? La domanda non è nuova, e le recenti normative hanno provato a regolamentare la questione, ma spesso gli "addetti ai lavori" giocano, come si suol dire, sul filo del rasoio. Ogni volta che il circo arriva in città - o in paese - però scoppia la polemica. Come è successo nei giorni scorsi a Burolo, centro del Canavese di quasi 1.200 anime. Il primo marzo è arrivato nel piccolo comune alle porte di Torino il circo «Donna Orfei» e, come da tradizione, ha riservato agli alunni delle scuole dei biglietti per assistere allo spettacolo circense. Ricevuti i ticket omaggio e viste le locandine che pubblicizzavano spettacoli con animali, però, la direzione didattica dell'Istituto comprensivo di Azeglio ha scelto di restituirli al mittente.

La stessa decisione l'hanno presa anche nei Circoli didattici 1 e 2 di Ivrea. Le scuole piemontesi, dunque, hanno detto no allo spettacolo con i leoni e le tigri (che, comunque, sono rimasti in Sardegna a causa delle condizioni meteo avverse).

Non ce l'aspettavamo

Il responsabile del circo, Alex Medini, non si aspettava che i presidi rimandassero indietro i biglietti. Per il circo «Donna Orfei» - che è andato in scena regolarmente dal primo al 4 marzo - è stata un'amara sorpresa. "Eppure noi del circo", ci tiene a precisare, "amiamo davvero i nostri animali e, da sempre, li trattiamo bene". E poi, continua: "Per i bambini assistere allo spettacolo sarebbe stata un’esperienza didattica davvero interessante.

Anche perché avrebbero visto cosa succede dietro le quinte".

L'istituto scolastico, però è stato irremovibile.Tutta colpa di un sentimento animalista eccessivo? Non è del tutto vero. Per i presidi, infatti, scegliere di distribuire gratuitamente i ticket agli alunni sarebbe stata una mera trovata commerciale in quanto i bambini dovevano essere comunque accompagnati da un adulto pagante (il biglietto intero costerebbe 13 euro).

Anna Piovano, dirigente del Circolo didattico 1 e 2 di Ivrea, aggiunge che "comunicazioni pubblicitarie di questo tipo sono contrarie alla politica scolastica. Inoltre, era prevedibile che dicessimo di no ai biglietti gratis in quanto l'iniziativa non aveva neppure il patrocinio del Comune".

Medina spiega che, per chi lavora nel circo, oggi è tutto estremamente complicato: ogni volta che si organizza un tour e si arriva in Comune è sempre una guerra.

Le cose sono particolarmente difficili in Piemonte dove le relazioni con gli amministratori sono spesso tese. "A Moncalieri", precisa, "abbiamo deciso di non presentarci e ora siamo in causa. Anche se lavoriamo nel pieno rispetto della legge". Almeno fino a quando verrà formato il prossimo governo: Sebbene sia stata approvata dalla Camera la nuova legge delega di riordino del settore dello spettacolo, al momento non è ancora stata ancora trasformata in decreto legislativo.