L'approvazione della centrale a biomasse nel comune di Capaccio-Paestum, da parte del Consiglio dei Ministri, ha portato ad una mobilitazione generale della popolazione, ma anche del comune stesso. Martedì 19 Gennaio, infatti, si è discusso proprio di questo problema, in un animato e affollato dibattito, che ha coinvolto tutti, sia i consiglieri di maggioranza che quelli di minoranza.

Assoturismo Confesercenti Provinciale

La centrale a biomasse ormai ha coinvolto proprio tutti gli organi della provincia. Anche L'Assoturismo Confesercenti Provinciale, che rappresenta tutte le imprese turistiche all'interno del comune di Capaccio-Paestum, ha ritenuto inopportuna la costruzione della centrale a biomasse in un territorio del genere.

Da sempre, il territorio di Capaccio-Paestum si è vantato dei suoi prodotti agricoli, e per i suoi allevamenti di bufale.L'ACP si è schierato dalla parte del comune, nella lotta contro la costruzione della centrale poiché il territorio ha avuto sempre sviluppi commerciali a livelli internazionali e ha attirato sempre migliaia di turisti.

Capaccio ricorre al Tar

Il sindaco Italo Voza, rammaricato dalla decisione del Premier Matteo Renzi e del consiglio dei Ministri, è rimasto comunque molto fiducioso. La scelta è stata quella di ricorrere al Tar (Tribunale amministrativo regionale), ed è stata formata una commissione d'inchiesta interna che dovrà accertare eventuali responsabilità e omissioni a causa delle quali l'iter non è stato bloccato fin dai primi passi.

Il comitato Sorvella-Sabatella si è appellato al comune per far approvare una temporanea modifica del regolamento edilizio per le zone agricole. La richiesta, in pratica chiede una regolamentazione provvisoria ed accurata riguardo a progetti di costruzione, in questo di centrali a biomasse e a biogas, in attesa di una regolamentazione che potrebbe far parte anche del Piano Urbanistico Comunale. Anche la Cooperativa Medica Magna Grecia ha espresso il proprio parere, puntando il dito contro la realizzazione della centrale a biomasse, descrivendola "pericolosa".