"Porta 5, 10, 15 euro euro...Porta ciò che hai, ci divertiamo un po'". È questa una delle frasi agghiaccianti che i carabinieri di Pontecagnano (Salerno) hanno intercettato durante una telefonata tra una donna trentunenne e un anziano di circa 70 anni. Il riferimento è alla figlia, una ragazzina di circa 12 anni che sarebbe stata costretta dalla madre a prostituirsi per pochi spiccioli. Una vicenda a dir poco raccapricciante, emersa grazie alle indagini delle forze dell'ordine che hanno acquisito diverse intercettazioni telefoniche dalle quali si evince come la donna abbia anche cercato, in alcune circostanze, di fare il possibile affinché il suo "cliente", titubante, cedesse ad incontrare la ragazza, versando anche una minima somma.

Prostituta per volontà della madre

La donna finita nel mirino dei carabinieri salernitani ha 31 anni e, dopo aver avuto la prima figlia molto giovane, sarebbe rimasta presto vedova. Successivamente avrebbe trovato un altro compagno, con il quale avrebbe messo al mondo un'altra bimba di pochi mesi. L'uomo, però, sarebbe stato arrestato, finendo in carcere per una serie di reati molto gravi. E così, trovandosi in forti ristrettezze economiche, la trentunenne di Pontecagnano avrebbe deciso di "vendere" la figlia anche per pochi euro, purché potesse ricavarci qualcosa.

In base alle indagini dei carabinieri guidati dal capitano Erich Fasolino, la madre salernitana avrebbe preso di mira un uomo anziano, di circa 70 anni, intuendo che questi avesse una sorta di "attrazione" verso la figlioletta.

Avrebbe iniziato, così, una profonda opera di "convincimento", affinché il potenziale cliente cedesse di fronte alle sue insistenze, accettando di incontrare in intimità la ragazzina. Pare, addirittura, che per far cadere le riserve del settantenne, la madre lo abbia fatto parlare anche con la giovane che l'avrebbe rassicurato, dicendogli che la mamma le aveva spiegato tutto e che non avrebbe dovuto preoccuparsi.

In altre occasioni, la donna avrebbe anche imitato la voce della figlia per rassicurare ulteriormente l'anziano.

Dalle telefonate intercettate dagli inquirenti, sembra che qualche incontro intimo ci sia stato. Difatti, nel corso di una conversazione, l'uomo, di fronte alle insistenze della trentunenne nel portargli la figlia per intrattenersi con lei, sembra cedere, dicendo che però si sarebbe limitato a toccarle sul letto.

Dunque non è da escludere che anche la madre abbia partecipato attivamente agli incontri insieme alla figlioletta. La donna era solita recarsi di persona, con la ragazza, presso il cliente che, in un'occasione, perseguitato dalle telefonate, avrebbe risposto di non essere disponibile perché "ci sono i miei figli".

In base alle prove raccolte, dunque, è emerso il profilo di una madre che, pur di racimolare qualche spicciolo, non si sarebbe fatta alcuno scrupolo nel "vendere" il corpo della figlia di circa 12 anni.