Ormai anche l'acqua costa. Ecco che allora ci si chiede (soprattutto se si sono superati i 60 anni e si soffre di qualche acciacco) se vale la pena comprare l'acqua minerale, affidarsi a brocche e sistemi filtranti domestici oppure se non è meglio bere l'acqua del rubinetto.

I filtri servono a renderla meno dura, è per questo che esistono apparecchiature e filtri da applicare al lavandino che trattengono eventuali impurità tuttavia devono essere utilizzati nel modo giusto. I filtri vanno cambiati spesso, inoltre se troppo vecchi possono eliminare in modo troppo eccessivo i sali minerali.

Attenzione alle brocche, con i primi caldi bisogna tenerle in frigorifero, altrimenti il caldo può favorire la crescita di microorganismi che possono contaminare l'acqua. Bere l'acqua del rubinetto è sicuramente l'opzione più economica e assolutamente sicura, se però si fa parte di coloro che preferiscono l'acqua minerale, per sapore, abitudine, ma non si sopporta l'idea di portare a casa dal negozio le pesanti confezioni da sei bottiglie, si può pensare di farsela consegnare a domicilio.

L'acqua minerale può possedere caratteristiche specifiche, soprattutto quando si parla di sali minerali: alcune sono ricche di calcio altre di magnesio, altre ancora sono povere di sodio. Per scegliere l'acqua minerale più adatta agli "over 60" è bene cercare sull'etichetta il residuo fisso, un valore che indica il contenuto di sali minerali totali.

Chi infatti ha superato i 60 anni dovrebbe scegliere acque con residuo fisso inferiore a 200 milligrammi per litro.

Un'acqua troppo ricca di minerali potrebbe richiedere un lavoro troppo eccessivo per i reni, con il rischio di affaticarli. Chi soffre di pressione alta, un problema molto diffuso per chi ha più di 60 anni, dovrebbe consumare acque con contenuto di sali ancora più basso: inferiore a 100 milligrammi per litro.

Per le acque minerali basta leggere l'etichetta, per quella del rubinetto di casa si possono chiedere i valori del residuo fisso alla Asl di appartenenza. Detto questo dite no alle "bollicine" possono infatti influire negativamente sulla digestione e creare fastidi a chi soffre di malattie dell'apparato digerente, come l'ernia iatale o il reflusso.

Acqua minerale, acqua del rubinetto, indipendentemente da quello che uno sceglie in base alle proprie preferenze ed eventuali patologie, il suggerimento è di berne almeno un un litro e mezzo al giorno.